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Del Torchio, Ducati: “A maggio record di vendite”

Il presidente e amministratore delegato sottolinea la forte crescita sul mercato statunitense e asiatico, mentre l'Italia soffre. A fine luglio, dopo il via libera dell'Antitrust, Audi sarà ufficialmente proprietaria. Ma Ducati resterà italiana per strategie, sviluppo e sede produttiva

Sabato, giornata clou del World Ducati Week 2012: è Gabriele Del Torchio, presidente e amministratore delegato, a dare il benvenuto ai giornalisti. Tanti gli spunti emersi nel corso della conferenza stampa, che sintetizziamo qui sotto direttamente con le parole di Del Torchio.Il mondo è cambiato”Finisce un’era e ne inizia un’altra. Dopo sei anni con l’azionista che ci ha accompagnato nella crescita, a fine luglio avverrà probabilmente l’effettivo passaggio di proprietà, appena ottenuto il via libera delle autorità Antitrust. Questi sono stati anni caratterizzati da cali fortissimi nelle vendite: l’economia che è cambiata in modo radicale. Per Ducati, però, questi sono stati anni da record, con il raddoppio della quota di mercato, la crescita del 23% del fatturato, accompagnato dall’aumento del numero di dipendenti. Abbiamo generato risorse, cassa, margini per sostenere lo sviluppo del prodotto, asse portante delle nostre strategie”.Il prodotto”Abbiamo ribadito la voglia e la determinazione di investire in modo molto importante sul prodotto, con un modello nuovo ogni anno, esplorando anche nuove strade, come è avvenuto con Multistrada e Diavel”.Audi e Ducati”Entro la fine di luglio la proprietà dell’azienda passerà al Gruppo Volkswagen e in particolare all’Audi. Questo è un motivo di soddisfazione. Nella storia di Ducati i cambiamenti di azionariato sono stati abbastanza frequenti ma in passato dipendevano da problemi aziendali: servivano risorse fresche e quindi cambiava l’azionista. Ora non è così, perché Ducati ha valore. Per questo attrae investimenti dall’estero. Un altro aspetto decisivo è che il nuovo azionista è industriale e non finanziario: questo ci fa pensare a una solidità destinata a durare negli anni, a maggior ragione visto che si tratta del primo gruppo automobilistico europeo. Ferdinand Piech, presidente del Gruppo Volkswagen, è un appassionato di Ducati, ha una 1098R: ha voluto fortemente questa acquisizione e ha coronato il suo desiderio: C’è, però, una premessa fondamentale: Ducati resterà italiana, a Borgo Panigale, con politiche di sviluppo specifiche. L’individualità e la passione del mondo Ducati resteranno inalterate, anche se ovviamente si potranno realizzare nuove economie di scala e di sinergie”.Le corse”Nella MotoGP stiamo lavorando, e il lavoro premia sempre. Nella Superbike siamo in corsa per il titolo. Continueremo a correre, perché fa parte della nostra passione”.I numeri”Siamo molto preoccupati per l’economia del nostro Paese, come del resto per quella spagnola. Nonostante queste difficoltà il fatturato di maggio evidenzia il 20.1% di crescita rispetto al maggio dello scorso anno. Dove siamo cresciuti? Nel secondo mercato domestico Ducati, ossia gli Stati Uniti. Quest’anno siamo cresciuti a maggio del 48%, del 238% in Asia dove c’è la nuova fabbrica di assemblaggio in Thailandia. Cresciamo in Germania e in Francia”.Il terremoto e la rinascita”Ci sono alcune ombre. Il terremoto che ha colpito la nostra regione, la Valle dei Motori dove lavoriamo noi e i nostri fornitori. Questo si riflette sul mese di giugno, nonostante la capacità di reazione della gente emiliana sia straordinaria. Non abbiamo fermato la produzione ma abbiamo circa 1.000 moto in magazzino con componenti che devono ancora arrivare. Ho scritto ai ducatisti che stanno aspettando una moto Ducati di avere pazienza. I nostri club hanno avviato una raccolta di fondi e noi stessi come azienda doneremo alcuni minibus ai Comuni più colpiti. Questo, quindi, è un momento di orgoglio: vedere tutta questa gente qui, nonostante il terremoto, è un segnale forte. La bandiera italiana continuerà a sventolare sulla nostra azienda e sulle nostre moto”. WDW 2012 – Primo giorno http://youtu.be/Wi1nemp2dLQ

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