CONCLUSIONI
In conclusione devo dire che il terreno che BMW ha seminato in 40 anni di storia per la concorrenza è sempre stato minato. Non è facile andare a giocarsi tutto sullo stesso terreno della GS che ancora oggi offre una alchimia unica a livello di motore ciclistica e guida. Ducati lo ha fatto e lo ha fatto davvero molto bene, spiccando in più di una voce. In questo viaggio, quello che successo è che in certe situazioni preferivo la BMW in altre la Ducati. Non è poco.
La quadratura del cerchio non esiste, lo sappiamo, ma con queste moto ci si va davvero molto vicini. Prova ne è la nostra ormai classica votazione ai punti a scrutinio segreto, in trentesimi, in cui sommando tutte le voci di guida le moto sono finte praticamente in parità con entrambi i tester. Acquisiscono quindi ancora maggiore importanza elementi come la dotazione di serie, o i consumi il cui punteggio è stato calcolato dando il massimo dei voti alla moto che ha consumato meno (BMW) e togliendo punti a quella più assetata (Ducati) secondo la stessa percentuale di cui aumenta il consumo. La cosa più sorprendente è trovare due moto così differenti arrivare praticamente allo stesso punteggio. Nonostante il voto in trentesimi lo scarto è davvero infinitesimale. Segno che siamo a livelli di assoluta eccellenza, pur con due moto dalla personalità spiccata come sono Ducati Multistrada V4 S e BMW R 1250 GS.
Per chiudere permettetemi di ringraziare tutto lo staff del test team Pirelli Metzeler che ci ha supportato durante il nostro test. Persone speciali con una passione per la moto che supera ogni immaginazione. A loro va il mio più sentito grazie.