BMW R 1250 RS
Se dovessimo parlare di storia non potremmo che iniziare dalla BMW R 1250 RS, una moto figlia della passione di BMW per il segmento sport touring. La sigla RS, acronimo di RennSport, che in italiano significa corsa, è impressa sulle fiancate di questo modello da svariati decenni e tempo fa contraddistingueva le moto derivate dagli esemplari da gara. Oggi la RS è una moto pensata per viaggiare, ma sotto sotto un po’ di sportività è rimasta, come testimonia la forcella a steli rovesciati, che non ha mai ceduto il passo al Telelever utilizzato dalla maggior parte dei modelli della Casa equipaggiati con motore boxer.
Partiamo dal motore, 2 cilindri boxer con fasatura variabile ShiftCam da 1.254 cc, 135 CV e 143 Nm. La trasmissione è ovviamente affidata a un cardano monobraccio, perché se è vero che la sportività non dev’essere solo un ricordo, è anche vero che il comfort in BMW è un argomento serio. Il serbatoio ha una capacità di 18 litri, la sella si trova a 820 mm da terra e il peso che abbiamo rilevato è di 266,4 kg. Le valigie sono quasi perfettamente simmetriche tra loro: la destra pesa 4,1 kg, la sinistra 4; l’ingombro è di 102 centimetri. Il prezzo della versione schierata alla nostra comparativa è di 21.740 euro.
Come va?
Ci sali sopra, fai i primi metri e capisci subito. La BMW R 1250 RS è come tutte le altre BMW equipaggiate con il boxer da 1.254 cc: facile e intuitiva. La coppia ai bassi regimi è talmente tanta che bisogna quasi abituarsi a usare una marcia in più, grazie anche alla fluidità che la trasmissione a cardano riesce a enfatizzare. A causa probabilmente di qualche kg di troppo, la R 1250 RS non è la più rapida nei cambi di direzione. Il baricentro basso però aiuta e non poco, soprattutto lungo i tornanti, dove peraltro si riesce a usare sempre la seconda marcia senza chiamare in causa la frizione. Una caratteristica degna di nota per una moto di questo genere.
La posizione di guida ricalca quella delle sport touring di un tempo: sella bassa e posizione del busto abbastanza distesa. Quando si sale sulla RS bisogna farci l’abitudine, ma una volta presa la mano il comfort è veramente di alto livello. Il tasso di vibrazioni è decisamente basso e il sistema antidive limita l’affondamento della forcella, mantenendo sempre un assetto neutro, una caratteristica che ricalca in parte il funzionamento del Telelever utilizzato dalla maggior parte delle altre “R”. Un plauso va alle valigie, che sono dotate di un’appendice pensata per non far cadere a terra il contenuto al momento dell’apertura. A lasciare un po’ sorpresi i partecipanti è stata la trasmissione del calore: infatti nella zona delle caviglie gira un po’ di aria calda, e lo scarico Akrapovic con paratia in carbonio scalda la zona del tallone destro.