Siamo stati alla pista di motocross di Maggiora per partecipare all’evento United in Dirt di Gas Gas. Lo scopo di questo evento – oltre a far provare le moto 2022 – è stato quello di mostrare la vera essenza del brand e spiegare come Gas Gas ha intenzione di presentarsi al grande pubblico. Alla base della filosofia Gas Gas c’è un approccio più soft al mondo del fuoristrada, volto a soddisfare le esigenze di più clienti possibili. Come? Semplice, lavorando sulla componentistica, lasciando intatta la base tecnica che resta identica per tutti e tre i marchi del gruppo Pierer (KTM, Husqvarna e Gas Gas). Il risultato è una moto competitiva, all’occorrenza, ma che strizza l’occhio agli amatori, forte di un prezzo concorrenziale.
A differenziarsi maggiormente è la gamma da enduro, che è dotata del sistema PDS e dell’impianto frenante Braktec in luogo di quello Brembo utilizzato da Husqvarna e KTM. Sulla gamma da cross troviamo – sempre rispetto agli altri due marchi – differenti piastre di sterzo e ruote, più qualche altro piccolo particolare.
Prima di analizzare le moto che ho avuto modo di provare durante l’evento vorrei soffermarmi un attimo sul luogo che ci ha ospitati. Per chi non la conoscesse, Maggiora è un po’ il Mugello delle piste da cross. Non solo per le iconiche battaglie che si sono consumate nei GP mondiali, ma anche per l’aria magica che si respira all’interno del paddock. Appena si entra in pista ci si rende subito conto del perché questo tracciato sia così iconico. Il terreno è fantastico e i salti – per quanto accettabili come lunghezza – hanno le rampe verticali come muri. Non tutte le moto in listino si troverebbero a loro agio in un tracciato di caratura mondiale: per questo gli uomini di Gas Gas hanno allestito un fettucciato da enduro, una zona dedicata al trial e un percorso dedicato alle e-bike.
Gamma enduro Gas Gas 2022
Ero convinto che lo spazio dedicato alle moto da enduro sarebbe stato irrisorio. Invece mi sono trovato davanti a un signor fettucciato, non tanto come layout o passaggi particolari, quanto per larghezza (inesistente) e terreno. La pioggia della sera precedente e del mattino non si era mostrata particolarmente amica dell’erba che ricopriva l’80 % del percorso. Si poteva chiedere di meglio da un fettucciato costruito sfruttando il bosco di un paddock e parte di una pista da cross? Non credo proprio.
Gas Gas EC 250F
La scelta per la prima manche è ricaduta sulla EC 250F. L’erogazione dolcissima del duemmezzo 4 tempi è l’alleata perfetta per affrontare un fondo così scivoloso. Dopo i primi due giri necessari per imparare il fettucciato comincio ad alzare un po’ il ritmo. La prima sensazione è di aver fatto la scelta giusta. Nei tratti più scivolosi la EC 250F ti accompagna dolcemente senza costringerti a lottare con il gas per tenere la moto dritta.
Il tracciato molto stretto mi ha fatto apprezzare anche la compattezza e la reattività della moto, che gira letteralmente in un fazzoletto. Un piccolo appunto sull’impianto frenante, che è indubbiamente uno dei temi più caldi di questa moto. Avendo provato l’intera gamma in un percorso molto lento dove era impossibile raggiungere velocità tali da mettere in crisi i freni, non mi sento di dare alcun tipo di giudizio.
Gas Gas EC 350F
In occasione della seconda manche scelgo di salire in sella alla EC 350F, cilindrata che nel cross ha forse perso l’appeal di un tempo, quando un certo Tony Cairoli dominava il mondiale MX1, ma che per l’enduro si pone come fondamentale. Fondamentale perché riesce a offrire quel pizzico di coppia in più ai bassi nei tracciati più veloci dove la sorella 250 soffre maggiormente. Motore a parte, la tremmezzo si rivela identica alla quarto di litro. Concludo menzionando il controllo di trazione, che può essere disattivato o impostato su due livelli. Un sistema davvero utile, che riesce a gestire perfettamente la coppia della moto, impendendo spiacevoli perdite di trazione.
Gas Gas EC 250
Al termine della giornata mi sono ritagliato un po’ di spazio per la EC 250. Il 250 2 tempi rappresenta ancora una scelta molto comune nelle competizioni di enduro ed enduro estremo. La chiave di questo successo è indubbiamente da ricercare nella capacità di unire la leggerezza tipica di un 2t alla coppia di un 4t. Il motore della EC 250 si fa apprezzare per la sua dolcezza quando utilizzato “sottocoppia”, mettendo in mostra un’ottima trazione. Quando però si vuole forzare un po’ il ritmo non ho dubbi nell’affermare che per gestire tutta la potenza disponibile è necessario essere particolarmente allenati.
Gamma motocross Gas Gas 2022
Ho lasciato un po’ da parte la gamma da cross. Nonostante questo non mi sono lasciato scappare l’occasione di fare una breve manche con la MC 125. Una volta in sella l’ottavo di litro rossa mi ha riportato indietro, all’interregionale cross Lombardia – Piemonte che ho corso per un anno in sella a una KTM 125 SX del 2015. A distanza di sei anni devo riconoscere (con molto piacere) che la sveltezza in curva e la rigidità della moto sono ancora un punto centrale del progetto.
Aggiungiamo il motore che – nella configurazione 2022 – fa letteralmente volare la moto. Parte del merito è da attribuire al cambio, che sfruttando rapporti cortissimi fa sì che non ci siano buchi d’erogazione in nessuna marcia. Rispetto ad alcune competitor giapponesi (e non solo) la MC 125 mette sul piatto delle performance motoristiche di assoluto rilievo. Il rovescio della medaglia? La moto è estremamente performante e raffinata, ma esprime il meglio di sé stessa quando in sella c’è un pilota capace di sfruttarla al meglio.