Nel caso il buon Raf si stesse ancora chiedendo “Cosa resterà di questi anni Ottanta?“, all’elenco potrebbe sicuramente aggiungere lo stile della Honda CB750F. Sì, proprio quella con cui Freddie Spencer gareggiava nel campionato AMA. A quella leggendaria maxi moto (all’epoca nessuno usava il termine naked) s’ispira infatti la nuova CB1000F 2026, che vedremo debuttare a EICMA 2025. E lo dico subito: i nostalgici dalla lacrima facile preparino i fazzolettini di carta.

Lo stile di una volta
Prima di entrare nel merito degli aspetti tecnici, confermo quanto si vede nella foto di apertura: la CB1000F è disponibile sul mercato italiano in due colorazioni entrambe dal sapore classico. Le livree a catalogo sono ‘Graphite Black’ con strisce rosse e ‘Wolf Silver Metallic’ con strisce blu. La più evocativa è forse quest’ultima, che fa risaltare meglio le linee sinuose delle sovrastrutture. Le grafiche della variante nera sono invece più pulite e fedeli a quelle originali. In tutto questo non manca il classico faro rotondo, piazzato come un tempo sopra il doppio clacson.


Più castagna e meno allungo
Anche se a prima vista si fatica un po’ a cogliere la parentela, la Honda CB1000F 2026 nasce attono alla base tecnica della Hornet 1000. Il motore quattro-in-linea è stato però completamente rivisitato nella curva di erogazione, sacrificando un po’ di allungo sull’altare dell’elasticità. Ora coppia e potenza sono più generose ai regimi medio-bassi, accompagnate – dice la Casa – da una voce rauca e pulsante. Intervenendo su aspirazione, fasatura della distribuzione e impianto di scarico i tecnici Honda hanno ottenuto una potenza massima di 124 CV a 9.000 giri e un picco di coppia di 103 Nm a 8.000 giri. Tanto per capirci, la Hornet 1000 standard conta su 152 CV a 11.000 giri e 104 Nm a 9.000 giri. Ah, per chi non lo ricordasse, a catalogo c’è anche la Hornet 1000 SP (di cui qui trovate anche il video), che di cavalli ne ha invece 157.

Complimenti per la trasmissione
Tornando alla CB1000F 2026, la rapportatura del cambio è stata modificata per garantire ripartenze vivaci a bassa velocità “senza rinunciare al comfort nelle lunghe percorrenze“. Prima e seconda marcia adottano rapporti corti, a tutto vantaggio della spinta in accelerazione. Terza, quarta, quinta e sesta utilizzano rapporti più lunghi, per una risposta più fluida a regimi inferiori durante le fasi di guida a gas costante. A 100 km/h in 6a il motore gira a 4.000 giri/min, contro i 4.300 giri/min della Hornet.
La scheda tecnica della CB1000F2026
L’attenzione alla coppia prestata da Honda va intesa anche nel senso della eventuale presenza a bordo del passeggero. Il telaio con doppia trave in acciaio che incastona il motore a mo’ di diamante è completato da un nuovo telaietto posteriore allungato. Questo garantisce maggiore spazio in sella, che è a sua volta ridisegnata. L’altezza della seduta da terra è di 795 mm e la sciancratura del cavallo della moto facilita l’appoggio dei piedi a terra. Scorrendo la scheda tecnica ci sono alcune voci da sottolineare. L’inclinazione del cannotto di sterzo e l’avancorsa sono rispettivamente pari a 25° e 98 mm, mentre l’interasse misura 1.455 mm. Il peso con il pieno è di 214 kg.
Sospensioni e freni sotto la lente
Il reparto sospensioni è firmato Showa. La forcella Separate Function Fork Big Piston (SFF-BP) è a steli rovesciati da 41 mm ed è completamente regolabile in estensione, compressione e nel precarico molla. Il monoammortizzatore è invece regolabile nel precarico molla e in estensione. Il forcellone asimmetrico in alluminio pressofuso è collegato a esso tramite un leveraggio progressivo Pro-Link dedicato. Le pinze freno Nissin a quattro pistoncini con attacco radiale mordono dischi anteriori flottanti da 310 mm. Al posteriore la CB1000F 2026 monta invece un disco singolo da 240 mm abbinato a una pinza Nissin monopistoncino.

Cervello fino
L’aseptto vintage non deve trarre in inganno. La CB1000F 2026 ha una dotazione tecnologica al passo con i tempi. ìL’ABS di tipo Cornering è gestito dalla piattaforma inerziale (IMU) a sei assi. Questa lavora a braccetto con il comando del gas Throttle By Wire (TBW) per gestire controlli e ausili alla guida. Di serie la moto propone tre Riding Mode predefiniti (Standard, Sport e Rain), che combinano parametri preimpostati di potenza, freno motore e controllo di trazione (tutti settabili su tre livelli) con controllo anti-impennata integrato. Non mancano poi due mappe User che consentono di incrociare le varie impostazioni. La gestione dei Riding Mode avviene tramite il blocchetto sinistro e lo schermo TFT da 5” che può essere connesso con l’app Honda RoadSync, compatibile con dispositivi iOS e Android.


Gli accessori della Honda CB1000F 2026
La Honda CB1000S può essere personalizzata con numerosi accessori. Alcuni esaltano il lato sportivo del carattere, altri invece la vocazione al turismo, come si vede qui sopra. L’elenco completo è invece nell’immagine qui sotto. La Casa di Tokyo propone tre pacchetti preconfezionati, Sport, Comfort e Travel.
