Se si osservano gli scooter e le moto assiepate disordinatamente sui marciapiedi davanti ai licei milanesi, romani e alle scuole superiori delle grandi città italiane, se ne riconoscono già diversi esemplari. A guardarla, in questi giorni di fine della scuola, torna subito alla mente l’atmosfera di quel tempo. Come quella del giorno quando arrivi, per la prima volta, con la moto nuova, dopo anni di trattativa coi tuoi genitori, e speri solo che lei ti guardi. Oppure come il giro sui viali larghi e veloci, la notte prima degli esami, per liberare, senza riuscirci, la tensione e il groppo in gola. E le corse, a cuor leggero e gas aperto, quando tutto è passato e la gioia viene su dallo stomaco, e davanti ti aspettano solo giorni ruggenti e un’estate che si annuncia straordinaria. La Honda MSX125 (Mini Streetbike X-treme) racconta tutte queste storie, e molte altre ancora.LIVEIspirata alla leggendaria Monkey del 1963, che si caratterizzava per le ruote di diametro ridotto ed è stata poi sviluppata e rinnovata di generazione in generazione (seguirono i modelli Dax e Ape), la piccola compatta di Casa Honda in Asia sta già facendo registrare numeri da capogiro. Negli stabilimenti dove viene prodotta, in Thailandia, dalla catena di montaggio ne escono 20.000 pezzi al giorno. A testimoniare come i miti, a volte, ritornino. Sarà che, della sua antenata, la Honda MSX125 conserva lo spirito giovanile, quasi ludico, e continua a ispirare, con le sue ruote piccole, “simpatia” e voglia di guidare, senza prendersi troppo sul serio, semplicemente divertendosi. Sarà che la Honda ha fatto le cose per bene, progettandola ex novo e realizzando una moto moderna, di ottima qualità costruttiva; sono ben 4 i brevetti sviluppati e registrati per la nuova Honda MSX125, tutti relativi alla struttura composita delle sovrastrutture che si uniscono al telaio.Sarà che si presta a moltissime elaborazioni, anche estetiche, grazie alla carena di 13 pezzi che possono essere scambiati per personalizzare la propria moto. Sarà che attenzione particolare è stata riservata al design: molto bello, per esempio, il faro anteriore con proiettore combinato per anabbagliante e abbagliante, affiancato da una luce blu che migliora la visibilità e accentua lo stile; così come il gruppo ottico posteriore a LED, la strumentazione con display digitale LCD (che comprende tachimetro, contachilometri con parziale, indicatore del livello carburante e orologio), e la sella, di stampo “fuoristradistico” (anche se, alla lunga, un po’ troppo dura).Sta di fatto che la Honda MSX 125, nata per il mercato asiatico e ora commercializzata in tutto il mondo, ha molte probabilità di diventare un oggetto di tendenza anche nelle metropoli europee dove, si sa, nascono e si sviluppano, a volte in modo imprevedibile, vere e proprie culture urbane, che vivono e si identificano con certi oggetti-simbolo destinati “a fare tendenza”. Ma questo lo vedremo tra qualche tempo. Per adesso sappiamo che nei concessionari è in vendita in due colori, “Solid Asteroid Black Metallic” e “Pearl Himalayans White”, a 3.100 euro. E che i sedicenni, target principale per questo prodotto, passeranno molte ore a pensare se, per il loro primo mezzo a due ruote, sia meglio uno scooter – come dicono le statistiche – o una prima moto vera, una prima vera Honda.RIDEIn sella la sensazione è quella di trovarsi a bordo di una moto, vera ma in formato ridotto, vista la limitata altezza da terra (solo 765 mm), che però torna utile, mantenendo basso il baricentro, nelle curve più azzardate. La posizione di guida è eretta e avanzata, il manubrio ampio ma non sacrificato, la sensazione di qualità è ottima, grazie al telaio monotrave superiore in acciaio, leggero ma resistentissimo, alle carenature curate, solide e molto ben assemblate che si “sentono” tra le gambe.Sensazione che viene confermata anche a motore acceso, non solo per il rumore del monocilindrico a 4 tempi, piacevole per essere un 125 cc, ma anche per le ruote (da 12 pollici), con design a razze sdoppiate (come sulle CBR-RR) e pneumatici ribassati di larga sezione che offrono buon grip e tenuta di strada (120/70-12 davanti e 130/70-12 dietro); per i freni importanti, con il disco anteriore da 220 mm e quello posteriore da 190 mm; per la forcella a steli rovesciati, che per la prima volta equipaggia un modello Honda da 125 cc, e il monoammortizzatore con il forcellone in acciaio.L’interasse compatto, di appena 1.200 mm, le geometrie della ciclistica – con 25° di inclinazione del cannotto di sterzo che proiettano 81 mm di avancorsa – e il peso contenuto (soli 101,7 kg con il pieno di benzina) fanno il resto, dando vita a un mezzo al contempo stabile, dal buon equilibrio dinamico e maneggevole a tutte le velocità, anche con il passeggero a bordo, che offre divertimento – soprattutto nelle curve più strette e nei cambi di direzione – e, per i funamboli, anche un pizzico di trasgressione. Bastano pochi chilometri per prendere confidenza con la Honda MSX 125, che ben presto ispira manovre che, forse, Codice della Strada alla mano, non sarebbero proprio ineccepibili.Il propulsore è un grande classico di Honda, collaudatissimo e affidabile, ma molto migliorato sul piano dei consumi (a 60 km/h fa segnare 63 km con 1 litro…). Si tratta di un monocilindrico a 4T con raffreddamento ad aria e cambio a 4 marce, alimentato ad iniezione elettronica con starter automatico e avviamento elettrico, che eroga potenza (7,2 Kw – 10 CV a 7.000 giri/min) e coppia (10,9 Nm @ 5.500 giri/min) in modo fluido e facile. In città, anche grazie al vantaggioso rapporto peso/potenza, è più che sufficiente, almeno per i giovanissimi alle prese con le loro prime avventure a due ruote.