Saab e Volvo hanno capitolato. Cadillac, Honda e Lexus sono state travolte. Peugeot e Citroën non ci credono più. Il segmento delle berline premium parla tedesco. Gli avversari di Audi, BMW, Mercedes-Benz e Volkswagen hanno raccolto solamente briciole nell’ultimo decennio. La resistenza all’avanzata teutonica è pressoché esclusivamente affidata a Jaguar. Almeno sino a ieri. Oggi, infatti, si aggiunge una nuova sfidante: Infiniti Q50. Alla neonata creatura della divisione di lusso del brand Nissan vanno riconosciuti coraggio, sfrontatezza e, soprattutto, un prezzo d’attacco, a fronte di una ricca dotazione di serie, decisamente aggressivo: 35.800 euro.
Nuovo modello, nuovo motore, nuovo corso. Q50 è la prima berlina Infiniti della serie Q destinata all’Europa. La nuova denominazione dei prodotti vedrà infatti tutti i modelli della Casa nipponica contrassegnati da una lettera “Q” o (per i crossover) dalla sigla “QX”. Q50 è pertanto una vettura rivoluzionaria? No. Piuttosto, un’auto concreta che sembra sposare la filosofia “se non puoi batterli… seguine le orme!”. Adotta infatti un 2.2 td di derivazione Mercedes, primo 4 cilindri della storia del marchio nipponico e primo frutto dell’accordo di collaborazione con Daimler AG, in grado di erogare 170 cv e 40,8 kgm di coppia a fronte di emissioni di CO2 inferiori a 115 g/km.
Si tratta, nel dettaglio, del noto 4 cilindri in linea common rail di 2.143 cc con singolo turbocompressore a geometria variabile, sostituito nella gamma Mercedes dall’unità d’identica cubatura forte della sovralimentazione a doppio stadio. Propulsore reso più aggressivo nell’erogazione dagli interventi della Casa giapponese dedicati a sistema d’aspirazione, intercooler e mappatura della centralina elettronica. 2.2 td che lavora in abbinamento a una trasmissione manuale a 6 rapporti o automatica a 7 marce del tipo mediante convertitore di coppia; entrambe di derivazione Mercedes. La trazione è posteriore. Q50 scatta così da 0 a 100 km/h in meno di 9”, tocca i 230 km/h e percorre mediamente 22,7 km/l nonostante un peso dichiarato di 1.641 kg.
Chiamata a sfidare BMW Serie 3, Audi A4 e Mercedes-Benz Classe C, Q50 beneficia di tecnologie in linea con le blasonate rivali. Dispone, ad esempio, di sterzo a servoassistenza e demoltiplicazione variabili in funzione sia della velocità sia dei programmi di marcia opzionabili (Sport, Standard e Custom), nonché dei sistemi automatici di mantenimento della corsia e frenata d’emergenza in caso di collisione imminente. Più originale rispetto alla 2.2 td è la versione ibrida, forte del medesimo propulsore adottato dalla “sorella maggiore” M35h. Si tratta, nel dettaglio, di un V6 3.5 da 302 cv a ciclo Atkinson cui s’abbina un’unità elettrica da 62 cv. Binomio in grado di spingere la vettura, dotata di trasmissione automatica a 7 rapporti, da 0 a 100 km/h in 5,5” facendo registrare una velocità massima di 250 km/h a fronte di emissioni di CO2 inferiori a 145 g/km. Percorrenze medie nell’ordine dei 16,1 km/l e trazione posteriore oppure integrale. Prezzo di 54.040 euro.
Oltre alle prestazioni, Q50 promette un’elevata abitabilità grazie soprattutto alle generose dimensioni. È infatti lunga 479 cm: 9 cm più di Audi A4 e 15 cm più di BMW Serie 3. Ne beneficia la capacità di carico dichiarata, pari a 510 litri (400 litri per la versione ibrida): valore superiore tanto alle citate A4 e Serie 3 (480 l per entrambe) quanto a Classe C (475 l) e inferiore alla sola Jaguar XF (540 l). Divanetto frazionabile 40/60. Ciò che esce dagli schemi, e dona alla berlina nipponica un tocco di originalità, è il sistema Infiniti InTouch caratterizzato dal doppio display touchscreen lungo la consolle. Soluzione che mira a favorire interattività e semplicità di gestione delle opzioni vettura, ad esempio climatizzazione, comunicazione e intrattenimento, introducendo un’alternativa ai pomelli multifunzione Audi (interfaccia MMI), Bmw e Mercedes.
Tanta concretezza, ma senza dimenticare il divertimento al volante. Il punto di forza della berlina giapponese, in base a quanto dichiarato dalla casa, dovrebbe essere proprio il comportamento dinamico. La taratura delle sospensioni, anteriori a doppio braccio oscillante, posteriori multilink, è stata infatti affinata dai piloti di F1 Sebastian Vettel e Sebastien Buemi. Q50 sia td sia ibrida debutterà sul mercato italiano in autunno.