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Kap2Cap: il viaggio di FabryRock

Anche a raccontarlo non ci si crede, quando si vedono quelle avventure che sembrano quasi uscite da un libro l'unica cosa da fare è provare a raccontarle e a far sognare altre persone

Oggi vi raccontiamo una storia, una di quelle avventure che si sentono alle volte per radio o al telegiornale e di tanto in tanto si fantastica di esserne protagonisti. E quando si fa il passo successivo, si smette di fantasticare e si sale in sella succede questo.

Oggi vi raccontiamo la storia di Fabrizio Buscaglia, conosciuto sul web come FabryRock. Alcuni di voi magari lo conoscono già, Fabrizio carica i video dei suoi viaggi sul suo canale Youtube e ha superato i 300 video con quasi 40.000 iscritti.

Quello che vi stiamo per raccontare non è esattamente un giretto “Sali in sella e vai”, parliamo di un’avventura studiata e ben pianificata. D’altronde stiamo parlando di un viaggio di poco meno di sei mesi per circa 50.000 chilometri, Fabrizio non poteva lasciare le cose al caso.

L’avventura di FabryRock è un viaggio lungo e a tratti pericoloso da Capo nord a Cape Town in sella a una Honda Africa Twin nuova di zecca e completamente di serie. A lui serve solo la benzina per affrontare un viaggio del genere, non ha bisogno di accessori o comodità.

Quindi, finito il tagliando della moto, Fabrizio parte verso Capo Nord con la sua Africa Twin nuova di pacca. Una volta arrivato nel lontano nord accompagnato dalla neve, che già di per se è un gran viaggio, inizia la vera avventura. Si gira indietro e si parte verso l’Africa.

L’inizio del viaggio

Siamo in ottobre e pensate che in questo periodo FabryRock doveva essere al salone di Milano in veste di ambassador Honda. Come potete immaginare, è arrivato un po’ in ritardo. Passando le parti “facili” come Francia, Spagna e in generale il tragitto Europeo, prende la nave alla volta del continente africano.

In linea generale il viaggio è stato percorso tutto su due ruote, tranne per i tracciati in cui era necessario viaggiare sull’acqua per l’assenza dei ponti. Dopo il traghetto arriva a Tangeri da Tarifa, passa il Tropico del Cancro e attraversa il deserto del Sahara per raggiungere il Marocco, poi Mauritania, Senegal, Guinea, Conakry… qui il viaggio diventa sempre più difficile, spariscono le strade e si inoltra nella natura. Raggiunta la Costa D’Avorio per 300 chilometri Fabrizio guida attraverso fango e pozze d’acqua. E il viaggio diventa esponenzialmente più complesso, attraversando anche zone a rischio di guerra, per esempio la frontiera tra Nigeria e Camerun cove c’è una zona pericolosa per gli attacchi di un gruppo terroristico. Ma Fabrizio riesce a passare e dopo il Camerun arriva in Congo, dove i problemi sono la benzina e gli animali.

Con due taniche da 25 litri per risolvere il problema Benzina Fabrizio si trova poi faccia a faccia con un gorilla. E se credete che gli animali più pericolosi siano tigri, leoni o magari coccodrilli, vi consigliamo di non fare mai arrabbiare un gorilla. Per fortuna l’animale scappa via al suono della moto e Fabrizio può proseguire il suo viaggio.

E poi Angola, Namibia, il Tropico del Capricorno fino ad arrivare a Johannesburg dove fa un pitstop in un concessionario Honda per un tagliando e per poi girarsi e tornare in patria.

Dietrofront

Fabrizio riparte passando dallo Zimbabwe accompagnato da animali un po’ più pacati come elefanti e giraffe, poi fa un salto a Zanzibar, arriva in Kenya fino a raggiungere le valli del Nilo in Etiopia.

Seguendo i Nilo arriva a Khartoum, in Sudan, dove il Nilo azzurro incontra il Nilo bianco e si vedono anche le piramidi di Meroe. In Sudan c’è anche un altro checkpoint Honda, prima di prendere il traghetto che lo riporta vicino all’Europa.

Avvicinandosi pian pianino alla meta, Fabrizio passa la Giordania e l’Iraq (velocemente) fino ad arrivare in Turchia e quando è li, è praticamente arrivato. Fabrizio è rientrato in Italia da ormai più di una settimana, è arrivato il 23 marzo, dopo aver accumulato un bagaglio di esperienze che noi possiamo solo immaginare e provare a raccontare.

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