È stato un simbolo. Il simbolo di una nazione che ha voluto con tutte le forze rialzarsi. E che è passata in pochi anni dalla drammatica indigenza della guerra alla leadership industriale in molti mercati mondiali. È la storia dell’Italia del Dopoguerra, la storia di Corradino d’Ascanio e della sua Vespa. Lui, progettista aeronautico, ha ideato e progettato il veicolo che più di tutti rappresenta nel mondo lo stile italiano. La storia della Vespa inizia con la “98cc” brevettata da D’Ascanio il 23 aprile del 1946. Dopo 17 milioni di esemplari consegnati, la Vespa continua a vendere benissimo: sono 150.000 i pezzi prodotti nel 2011, in crescita costante dal 2006 a oggi.La mostra, allestita al Museo Piaggio di Pontedera, sarà aperta al pubblico sino al 31 gennaio 2012. L’inaugurazione ha visto protagonista l’attore Luca Zingaretti, che ha interpretato d’Ascanio, leggendo alcuni scritti del progettista, messi gentilmente a disposizione della famiglia.La sezione “Genio” ripercorre la formazione dell’abruzzese d’Ascanio (Popoli, 1º febbraio 1891 – Pisa, 6 agosto 1981) attraverso le sue opere più originali, tra cui il prototipo del primo elicottero moderno. L’area dedicata all’Uomo vede un allestimento che ricrea l’ambiente di lavoro di Corradino d’Ascanio, grazie al recupero degli arredi originali, arricchiti da foto private fornite dalla famiglia.Il Mago: è la sezione che vede al centro della scena le intuizioni anche scenografiche che d’Ascanio suggeriva per tutte le esposizioni di cui la Vespa è stata protagonista: grazie alla realtà virtuale i visitatori della mostra potranno vivere l’emozione di quegli anni.L’ultima area è intitolata al Mito: modelli storici realizzati da d’Ascanio, in primis la Vespa, sono affiancati da testimonianze in video di amici, collaboratori, parenti e colleghi dell’ingegnere. Alla mostra è dedicato un annullo filatelico speciale, per la giornata di martedì 20 dicembre, al Museo Piaggio dalle 14 alle 20.