Il 2020 ha dato una vera e propria scossa al mercato delle due ruote elettriche. I numeri parlano chiaro e descrivono una situazione molto positiva che ha di fatto superato le difficoltà congiunturali legate alla pandemia da Covid 19. Resta però il dubbio di come dividere i meriti di questi risultati fra il pesante aiuto governativo, con bonus e incentivi, il desiderio di distanziamento sociale e una ritrovata coscienza ecologista.
E-BIKE SUGLI SCUDI
L’anno appena terminato ha infatti chiuso con un incremento notevole, che ha interessato tutti gli ambiti del settore. Hanno confermato il loro straordinario successo le e-Bike che, secondo le ultime stime, potrebbero volare oltre un robusto + 20% sul 2019, mentre le moto hanno superato complessivamente, per la prima volta in Italia, i 10.000 veicoli immatricolati, facendo segnare un convincente ma “facile” + 84,5%.
A partire dal 14 gennaio 2021 e fino al 15 febbraio 2021, chi ha effettuato acquisti incentivati dal Programma Sperimentale Buono mobilità tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020 avrà una nuova opportunità per richiedere il Bonus Bici
SCOOTER PADRONI DEL MERCATO
Entrando nel vivo dei dati che riguardano i veicoli a trazione elettrica, la crescita più significativa in termini percentuali del 2020 è quella che interessa il mercato degli scooter con un + 268,8% (6.088 unità immatricolate), seguono le moto con + 125,7% (377 veicoli) e i ciclomotori che, con 4.378 pezzi chiudono l’anno a + 8,3%. Positivi anche i numeri dei quadricicli che, con 710 veicoli immatricolati, raggiungono un + 10,5% sul 2019.
MOTORE E PEDALI
Per quanto riguarda invece l’andamento delle biciclette a pedalata assistita, dai primi dati elaborati da ANCMA, il desiderio elettrico di sport e mobilità dolce degli italiani si dimostra sempre più forte ed equivarrebbe a oltre 40.000 unità in più vendute rispetto all’anno scorso. Un desiderio di nuova mobilità individuale alimentato sia dal Bonus mobilità, sia dalle necessità emerse dalla pandemia di Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano.
A parte il fatto che i magazzini della maggior parte delle aziende sono stati svuotati e che la componentistica per allestire nuovi modelli latita, bisognerà poi capire quanto il mercato delle e-Bike si sia saturato
FUTURO INCERTO
I numeri di dicembre, estrapolati dal consuntivo di fine anno, parlano di un rallentamento della crescita rispetto ai mesi precedenti, dovuto essenzialmente all’esaurimento degli incentivi. Viene dunque spontaneo chiedersi quanto questo trend positivo possa protrarsi nel 2021. Se si può prevedere un ulteriore impulso per moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli elettrici, grazie al rinnovo dell’Ecobonus che prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro fino al 2026, per le e-Bike il futuro è incerto e non solo perché la mancanza di incentivi. Non ci resta dunque che sperare che accanto alla diffusione di una reale cultura green, anche il Governo faccia la sua parte e partorisca qualcosa di più sostanziale e strutturato di una semplice politica di bonus.