La Moto Guzzi California 1400 era attesa, di più. Dai Guzzisti e non solo da loro. Perché Moto Guzzi è un patrimonio dell’umanità. Per capire quanto amore ci sia attorno a questo marchio – uno dei più conosciuti al mondo insieme Coca-Cola e Ferrari – basta recarsi a Mandello e vedere, ancora oggi, i “pellegrin”i che vanno a visitare la fabbrica o partecipano a una GMG (Giornata Mondiale Guzzi).Chi ama la Guzzi ha fretta: vorrebbe che, usando una frase abusata, “l’Aquila torni a volare alto” il più presto possibile. Ma un po’ di tempo ci vuole: il lavoro che Piaggio sta compiendo per ristrutturare un marchio unico al mondo è impegnativo e a lungo termine. Sistemati i motori di grossa cilindrata (quello della Stelvio in primis), ottimizzata la gamma, rifatto da capo a piedi lo Small Block della V7 (lanciata lo scorso anno proprio a EICMA), adesso tocca a lei, l’icona Guzzi, la moto che per anni ha retto da sola il marchio.La California è la Moto Guzzi più amata di sempre, quella che non ci si può permettere di sbagliare. Per questo in Guzzi si sono presi il loro tempo, hanno studiato, monitorato e riprogettato. Se escludiamo l’angolazione tra i cilindri e il tipo di raffreddamento, nulla della nuova California è collegabile a un progetto Guzzi precedente.Partire da un foglio bianco lascia spazio all’inventiva ma presenta anche molte difficoltà: è facile finire fuoristrada… Ma la Moto Guzzi California 1400 sembra centrare perfettamente il bersaglio. Un po’ power cruiser (nella versione custom), un po’ “travel custom” nella versione Touring, taglia i ponti con il passato, rinfrescando il concetto di custom e reinterpretandolo in modo assolutamente moderno. Inutile ipotizzare confronti con la versione precedente, figlia degli anni Settanta: il progetto è del tutto inedito, a partire dal motore.Con i suoi 1.380 cc il nuovo V2 quattro valvole Guzzi, raffreddato ad arie e olio, è il bicilindrico di serie più grosso mai costruito in Europa; la cilindrata è ottenuta con l’alesaggio da 104 mm a la corsa di 81,2, tutto per offrire 96 cv a 6500 giri ma soprattutto una coppia di 120 Nm a soli 2.750 giri. Da questi numeri si capisce come la California sia una cruiser double face: comoda per viaggiare e divertente da guidar. Conoscendo chi progetta i telai motociclistici nel Gruppo Piaggio su questa seconda opzione non ho dubbi.A essere innovativo è anche il corredo elettronico che la California porta in dote: per prima tra le custom sfoggia il Ride By Wire Multimappa (anche le Touring Harley hanno il RBW, ma non multimappa), con tre opzioni: “Turismo”, “Veloce” e “Pioggia” e un sistema di controllo di trazione battezzato MGCT settabile su tre livelli di intervento. Scontata, ovviamente, la presenza dell’ABS di serie.Il motore respira attraverso un unico corpo farfallato da 52 mm montato sotto la sella: ciò ha consentito di ripulire molto la zona dietro ai cilindri, lasciando spazio per le gambe del rider. Anche la ciclistica è inedita: per la prima volta in casa Moto Guzzi, la California 1400 adotta un sistema definito elastocinematico per fissare il motore al telaio. In pratica il motore è libero di scuotersi senza far passare le vibrazioni “cattive” ma solo le “good vibration”. Il riferimento a un noto marchio americano che adotta da tempo questo sistema sulle sue moto Touring è d’obbligo.Le quote sono da regina della strada: interasse di 1.685 mm, cannotto di sterzo inclinato di 32°, forcella con steli di 46 mm e peso di 337 kg con tutto l’equipaggiamento di bordo. Una stazza che il rider potrà gestire da una sella piazzata a soli 740 mm da terra e che può scendere addirittura a 720 per gli amanti della guida veramente “low ride”.La Guzzi California 1.400 arriva in due versioni: la Custom è la più sportiva, equipaggiata con ammortizzatori a gas dotati di serbatoio separato, manubrio dragbar, sella filante, e caratterizzata dal grande utilizzo dei colori nero e grigio. La Touring è la California per viaggiare: la sella si allarga, il manubrio si alza e si amplia, un grande parabrezza protegge dall’aria, compaiono due fari aggiuntivi e arrivano le borse laterali da 35 litri. Tutto per un look decisamente più classico. In questo caso, gli ammortizzatori sono idraulici.Lo sforzo progettuale di Moto Guzzi è andato oltre le moto. Per le California 1400 è stato allestito un catalogo accessori mai così ricco per una moto di Mandello. Previste selle, valigie, parabrezza, scarichi, particolari estetici, antifurto satellitare per rendere ogni California unica. Interessante anche il nuovo dispositivo iGuzzi che consente di collegare alla moto tramite Bluetooth uno smartphone che si trasforma in un vero e proprio cruscotto aggiuntivo.