Le carene del Suzuki Burgman 400 my 2022, storicamente uno dei migliori scooter di media cilindrata come “tele”, base per le illustrazioni di quattro artisti italiani. Artisti che sono stati chiamati da Suzuki Italia a interpretare le doti tecniche dello scooterone giapponese secondo un’ispirazione che richiami alcuni sport iconici delle prossime Olimpiadi di Tokyo. Da questo lavoro nascerà una mostra curata da Lorenza Salamon (curatrice milanese e gallerista della Salamon Fine Art) e Ale Giorgini (illustratore, designer, direttore artistico).
Le novità del Burgman 400
Prima di passare al lato artistico del progetto, uno sguardo alle poche ma fondamentali modifiche apportate al Burgman 400. Innanzitutto, il motore (sempre monocilindrico di 400cc di cilindrata ) diventa Euro 5 ed è accreditato di 29,2 CV (erano 31,3) e di una coppia di 35,2 Nm a 4.900 giri. Inoltre, di serie è ora previsto il controllo di trazione, mentre la tecnologia Dual Spark Technology (doppia candela) consente una migliore efficienza.
Invariato il telaio con forcella telescopica da 41 mm e corsa di 110 mm e mono ammortizzatore posteriore con 100 mm di escursione. La sella biposto su due livelli è a 75,5 mm dal suolo, mentre lo schienale può essere regolato in senso longitudinale su due posizioni, avanzate di 15 o 30 mm rispetto a quella originaria. Infine, è nuova la livrea Silver Mat, che si aggiunge a quelle già esistenti Grigio Mat e Nero Mat; in tutti e tre i casi i cerchi sono blu.
Ispirazione Tokyo 2020
Già, ma qual è il legame fra uno degli scooter più noti e longevi (è sul mercato, attraverso varie evoluzioni e nuovi modelli, dal 1998) e lo sport olimpico? Suzuki Italia lo spiega così, testualmente: “L’ispirazione nasce dalle prossime Olimpiadi di Tokyo (Olimpiadi 2020, anche se si terranno nel 2021, causa Covid-19), ove i migliori atleti del mondo si confronteranno per eccellere nelle proprie specialità. Nell’immaginario Suzuki Burgman 400 è l’Atleta elegante e con il Model Year 2022 Suzuki Italia vuole sottolineare i valori dell’atleta, realizzando una mostra di opere realizzate in esclusiva da quattro artisti italiani che hanno dimostrato grandi affinità con la cultura giapponese”.
L’illustrazione come forma prescelta
Che il legame lo vediate anche voi oppure no, una cosa è certa, gli artisti coinvolti sono di ottimo livello: Gianluca Folì, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e Van Orton, a cui è stato chiesto di interpretare quattro peculiarità che Suzuki ha identificato come fondanti del nuovo Burgman 400: eleganza, sportività, stabilità e sicurezza abbinandole ad altrettanti sport olimpici (tuffi, atletica leggera, ginnastica artistica e scherma) da rappresentare in 4 opere uniche che diventeranno poi altrettante livree per un Burgman da collezione.
La forma scelta, come già scritto, è quella dell’illustrazione: “per le sue capacità di essere attuale in ogni epoca storica, e di suggestionare un ampio pubblico pur rimanendo espressione artistica autoriale”.
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