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Prova Bridgestone Hypersport Battlax S22

Anche Bridgestone aggiorna la sua gomma Hypersport. Si chiama S22 e promette di migliorare le performance non solo sull'asciutto ma anche sul bagnato. Sarà vero? Alberto Cecotti è andato a Jerez de la Frontera per metterla alla prova sulle superbike di ultima generazione.

Tra le novità Bridgestone 2019 c’è il Battlax Hypersport S22. Una gomma Hypersport dedicata espressamente alle moto supersportive in grado di assecondare le esigenze dei piloti della strada come i pistaioli. Obiettivi dichiarati? Agilità, prestazioni da sportiva vera e sicurezza garantita anche in caso di pioggia. Il tutto senza ridurre la resa chilometrica. Sulla carta, meglio di così non si potrebbe desiderare. Passando al concreto, il nuovo Battlax S22 è l’erede di una dinastia di gomme stradali di successo: S20, S20 Evo, S21. L’ultima arrivata prende il posto di quest’ultima, sostituita dopo soli due anni di vita, a dimostrazione di come il progresso nel campo delle gomme sportive sia veloce almeno quanto le moto che equipaggiano… Di fatto, l’evoluzione per l’S22 è stata consistente, al punto da poterla definire un prodotto nuovo.

COME SONO FATTE

Innanzitutto il disegno del battistrada è inedito: gli intagli sono meno presenti ai lati della gomma che ha maggior rapporto pieni/vuoti proprio sulla spalla, per una maggior performance sportiva. Salta all’occhio la diversa conformazione 3D degli intagli e la loro inclinazione, il tutto al fine di aumentare lo scarico dell’acqua unitamente alle prestazioni e la stabilità sul veloce.

BI E TRI MESCOLA

Nel dettaglio: L’anteriore è a doppia mescola con elevata percentuale di resina, ai fini di incrementare il grip, in particolare a temperature fredde. La posteriore conta invece su una nuova struttura chiamata 5LC, composta da tre mescole: in centro è più consistente, mentre nella zona dove serve trazione alla riapertura del gas in curva, ovvero appena ai lati, è più soffice; la terza sezione, quella più esterna, è la più morbida, proprio in prossimità del bordo esterno del pneumatico. Al confronto con il suo predecessore S21 è stata aumentata la quantità di silice per ottenere una riduzione dello slittamento della ruota posteriore su fondo umido e bagnato. Il gran lavoro di sviluppo illustrato dai tecnici durante la conferenza stampa non fa che confermare e aumentare le aspettative da parte di pubblico e addetti ai lavori. E noi di RED siamo venuti a Jerez de la Frontera proprio per questo.

LA PROVA IN PISTA

Ci troviamo dunque sul glorioso circuito di Jerez per testare la nuova S22 e in un primo di aprile pazzerello, partito con la pioggia e terminato con un sole cocente, niente di meglio per provarla nel miglior modo possibile in entrambe le condizioni per cui questa gomma è nata. Ma passiamo ai fatti: la prova in pista. Non scherzavano gli addetti di Bridgestone quando veniva anticipato al folto gruppo internazionale di tester giornalisti un parco moto degno di un mondiale superbike (modelli di serie, ovviamente). C’erano le “millone” di Kawasaki, Suzuki, Honda, Ducati e pure l’ultima BMW S1000RR… insomma da acquolina sulla tastiera per i colleghi rimasti a casa. I dati dichiarati del costruttore riguardo l’incremento delle performance stuzzica non poco: la nuova gomma promette un tempo sul giro più basso del 1,2% su asciutto e del 5% sul bagnato, mentre la velocità di percorrenza dovrebbe crescere addirittura del 15%.

WET TRACK, NO PROBLEM

I primi turni, al mattino, sono stati quelli con l’aderenza più precaria a causa di una pista che dopo la pioggia andava asciugandosi: nella condizione di bagnato, quindi, l’S22, per essere un pneumatico sportivo, ha fornito un notevole feeling e sicurezza, praticamente da subito, ovviamente avendo l’accortezza di condurre, rallentare e accelerare con la dovuta circospezione, come è ovviamente consigliabile in caso di wet track. Il passaggio intermedio fra bagnato e asciutto è il più temibile per il pilota, perché il fondo incostante rende ancora più insidiosa e stressante l’azione, sia in staccata che alla riapertura del gas: anche in questo caso, trovando in traiettoria le temibili macchie umide in percorrenza l’S22 ha avuto un comportamento sorprendentemente costante e ha trasmesso inaspettata tranquillità… Va anche detto che oggi, rispetto a qualche anno fa, il lavoro svolto dai controlli elettronici sempre più sofisticati, salva da un sacco di situazioni in cui il pilota potrebbe cacciarsi per eccesso di foga in caso di fondo incostante, grazie agli ABS cornering, e agli evoluti controlli di trazione pluriregolabili, ma sta di fatto che questa gomma approcciando la guida per gradi per poi andare anche a forzare un po’ il passo, non ci ha fatto davvero scherzi, e non ci ha mai fatto prendere spaventi.

PISTA ASCIUTTA, ARRIVA IL BELLO 

Il passaggio alla pista asciutta ha comportato l’inizio dello divertimento vero. Provata sulle principali 1000 ipersportive in commercio, la Bridgestone Battlax S22 ha fornito prestazioni davvero notevoli per una gomma che nasce per un uso anche stradale. Rispetto alla S21 (che già era di alto livello) abbiamo trovato un ulteriore step sul fronte maneggevolezza e la facilità con cui si inserisce in curva fa risultare l’azione più fluida e sicura allo stesso tempo, al punto da far sembrare quasi più leggere le varie moto che abbiamo testato.

A SUO AGIO NEI CURVONI

A Jerez ci sono anche curve veloci, come si sa, tipica situazione in cui una gomma non racing potrebbe far emergere qualche limite in caso di passo davvero sportivo, ma anche in queste circostanze la Bridgestone S22 non delude e soprattutto non fa scherzi. Abbiamo affrontato dei curvoni veloci a sinistra a a destra in piena accelerazione e la gomma sfodera stabilità e precisione davvero soddisfacenti. Riguardo l’usura, non avendo parametri chilometrici da riportare, vi possiamo dire che le moto hanno girato tutto il giorno con le stesse gomme facendo una estenuante girandola continua fra decine di tester di vari livelli e solo verso sera mostravano si sono avvicinati anche visibilmente alla loro fine. E va anche tenuto presente che l’asfalto dei circuito è molto più abrasive e il passo che si tiene mette molto più in crisi e mangia il triplo la gomma rispetto al giro su strada. Il passo da pilota professionista comporterebbe un approccio di guida e una forzatura diversa, di conseguenza potrebbero emergere alcuni limiti, ma solo davvero con un approccio racing, altrimenti la S22 è in grado di soddisfare qualsiasi amatore anche molto navigato.

IN PISTA? CI VADO DIRETTAMENTE IN MOTO

In definitiva, il nuovo Bridgestone Battlax S22 è una copertura in grado di soddisfare in piena sicurezza un passo decisamente sportivo su strada, per poi, in caso, appagare ugualmente l’utente anche esperto che più o meno regolarmente faccia la classica pistata domenicale, anche e soprattutto, all’idea che l’usura della gomma rimanga contenuta in termini più che accettabili anche per un utilizzatore di ampio raggio.

 

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