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Prova Honda ADV350: X-ADV in miniatura?

Se amate il design dell'X-ADV e siete alla ricerca di uno scooter poco impegnativo, ma soprattutto capace di assorbire al meglio qualsiasi asperità il nuovo ADV350 potrebbe essere quello che state cercando...

RIDE

Il motore, una certezza

Il motore eSP+ è ormai un cardine nel mondo scooter della Casa nipponica e quello dell’Honda ADV350 non fa certo eccezione. Rispetto alla maggior parte dei concorrenti il monocilindrico da 330 cc si contraddistingue grazie all’erogazione fluida e corposa a tutti i regimi, oltre che per la totale assenza di vibrazioni. Due caratteristiche che restituiscono l’impressione di avere a disposizione più potenza e coppia dei 29,2 CV e 31,5 Nm dichiarati. L’unico aspetto dove il motore Honda potrebbe pagare qualcosa nei confronti dei propulsori degli altri costruttori è relativo alla velocità di punta, ma si parla di qualche km/h, niente di eclatante.Honda ADV350La prova si è svolta in Sicilia e, nonostante sia inverno, quando si va al mare ci si aspetta sempre che la temperatura sia ottimale. A scandire la prova ci ha pensato invece un’alternanza di pioggia, grandine e finalmente sole, nei primi e ultimi km… Per me è stato un peccato dato che ho pensato bene di lasciare a casa l’antipioggia. Per la prova, invece, le condizioni difficili sono state utili, perché l’asfalto bagnato ha dato modo al controllo di trazione di lavorare per bene. Gli interventi del TC, seppur su fondi veramente scivolosi, non sono mai invasivi, anzi anche sul livello 2 (il più alto) si ha sempre a disposizione una buona libertà.

Questione di sospensioni

Essendo un gemello del Forza 350, che per quanto ben fatto resta pur sempre uno scooter “tradizionale”, non mi sarei mai aspettato che il nuovo Honda ADV350 avesse una ciclistica così efficace. La forcella a steli rovesciati dotata di doppia piastra e i nuovi ammortizzatori fanno sì che le imperfezioni dell’asfalto, anche quelle più marcate, non siano un gran problema per la schiena. Intendiamoci, il comfort non è certo quello di una maxi enduro, ma trovare uno scooter di questa cilindrata che faccia meglio non credo sia un’impresa semplice. La capacità delle sospensioni di assorbire le sconnessioni non pregiudica la guida sportiva, che si è rivelata piacevole e poco impegnativa. A supporto di queste caratteristiche troviamo una posizione in sella azzeccata. Menzione speciale per i freni, che offrono una buona potenza e un’ottima modulabilità. Volendo cercare il pelo nell’uovo si poteva fare qualcosa di più quanto a potenza frenante davanti, non tanto rispetto ai possibili concorrenti, quanto perché il freno posteriore è veramente potente.Honda ADV350

Il comfort?

A bordo del nuovo Honda ADV350 si sta bene, la sella non è particolarmente morbida ma non stanca nemmeno quando si sta seduti per molto tempo. Il manubrio (scoperto e largo come sulle moto da fuoristrada) con sezione da 28,6 mm è molto ergonomico e, oltre ad aumentare la sensazione di controllo durante la guida e nelle manovre a bassa velocità, tende a non affaticare spalle e braccia. Più in generale va riconosciuto che la triangolazione sella – pedana – manubrio è decisamente azzeccata: non ho avvertito nessun indolenzimento al termine della prova, che ricordo essere stata di circa 170 km, e mi sono divertito molto anche nella guida nel misto. Parlando di comfort non posso evitare di menzionare il parabrezza che, soprattutto nella posizione più alta, protegge completamente il casco senza creare il classico ritorno d’aria che spinge in avanti la testa.Honda ADV350Il prezzo da pagare per avere un profilo del parabrezza così rastremato però lo pagano le spalle, che rimangono completamente esposte all’aria. Prima di chiudere il capitolo dedicato al comfort faccio un piccolo appunto al sistema di connettività Honda Smartphone Voice Control System, che sfrutta l’App RoadSync per interfacciare lo smartphone con il display LCD. Tutte le funzioni disponibili sono gestibili dall’interfono. Per fare un esempio le indicazioni stradali vengono impartite al pilota tramite l’interfono connesso. Sul display appare solo una piccola freccia, da non confondere con la navigazione turn by turn. L’idea dell’interfono non è male e Honda ha sviluppato molto bene questo sistema nel corso degli anni, ma trovo che la scelta di ridurre a piccole icone le informazioni provenienti dallo smartphone sia poco funzionale nei confronti di chi non dispone dell’interfono. Al momento la connessione è disponibile solamente per dispositivi Android, mentre i dispositivi iOS non sono ancora supportati.

E quando l’asfalto finisce?

Ho deciso di chiudere il racconto di questa prova parlandovi del comportamento dell’Honda ADV350 in fuoristrada. Sia chiaro, stiamo parlando di uno scooter e non di una moto, ma essendo uno scooter adventure è lecito aspettarsi di poter mettere le ruote appena fuori dall’asfalto e… sorpresa: l’ADV350 non sfigura affatto. Ho avuto modo di percorrere un tratto sterrato con qualche pozzanghera, un po’ di fango e una piccola salita con erba e sassi sparsi. Disattivando il controllo di trazione si riesce ad andare bene o male ovunque, a patto di non esagerare con il gas. Honda ADV350La classica strada bianca per andare all’agriturismo vi permetterà di apprezzare la totale assenza di scricchiolii e la buona capacità di assorbimento delle sospensioni, soprattutto per quanto riguarda la forcella. La ciliegina sulla torta sarebbero state le pedane arretrate dell’X-ADV, ideali per ottenere una posizione di guida più naturale quando ci si alza in piedi. Vi lascio con i consumi: Honda dichiara un consumo medio di 29,4 km/l, io al termine della giornata ho calcolato una media di 25 km/l circa. Va detto però che i 29,4 km/l sono calcolati secondo il ciclo WMTC, mentre i “miei” 25 km/l sono frutto di una guida decisamente allegra e per niente attenta ai consumi. Sono certo che guidando con piglio meno sportivo il dato reale sia molto vicino, se non coincidente, con quello dichiarato.

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