Il segmento delle moto per patente A2 è a dir poco in ebollizione; ormai di patenti A se ne rilasciano al ritmo di 100.000 l’anno ed è logico che questo sia un mercato che fa gola a tutti. Anche perché, spesso, la moto A2 è la prima moto, il modello che “aggancia” il cliente che poi, magari resta fedele alla marca. Oggi è il momento di parlare di una delle protagoniste di questo segmento, anzi due.Parliamo delle nuove 500 Kawasaki, parlo al plurale perché la casa di Akashi in questo caso raddoppia l’offerta con la Ninja 500 e la Z500. Di fatto queste moto rappresentano la crescita naturale della famiglia 400 e arrivano a presidiare un territorio densamente popolato non solo da marchi giapponesi ma oggi anche da Cinesi ed europei. Del resto queste sono delle vere e proprie world bike. Moto che si vendono in tutto il mondo, dai Paesi del far East in cui sono delle superbike, all’Europa in cui sono perfette interpreti del segmento A2.
Stessa piattaforma
La piattaforma è condivisa tra le due moto: stesso motore, telaio sospensioni. Manubrio largo e stile Sugomi per la nuda Z, carenatura e semimanubri per la sportiva Ninja, entrambe con un look che si rifà senza mezzi termini alle ammiraglie di casa Kawasaki nel rispettivo settore di appartenenza. La vera novità è il motore. Bicilindrico in linea da 451 centimetri cubi dotato di frizione antisaltellamento, questo motore è annunciato per 45,4 cv a 9.000 giri con una coppia massima di 42,6 Nm, un dato, quest’ultimo, interessante nel segmento perché è in assoluto uno dei più alti. Interessante, visto che su moto con potenza limitata per legge è la coppia a giocare un ruolo fondamentale per il gusto di guida. Un motore che resta analogico, acceleratore a cavo, niente controlli eccetto l’ABS obbligatorio per legge.
Kawasaki Ninja 500 e Z500 la ciclistica
Ciclistica, Kawasaki va sul classico. Il telaio è un traliccio in acciaio, la forcella Showa non regolabile ha steli tradizionali il monoammortizzatore, sempre Showa, è azionato per mezzo di un leveraggio progressivo e l’impianto frenante prevede un disco singolo anteriore da 310 mm con pinza flottante. L’assetto è comunque differente: più rigido sulla Ninja. In una parola: pragmatiche. Non ci sono troppi voli pindarici sulle nuove Kawasaki ma questo ha consentito alle moto di avvantaggiarsi almeno in un paio di cose.
Peso piuma, prezzo super
La prima è il peso, se andiamo ad analizzare la concorrenza le Kawasaki sono tra le più leggere: 168 kg per la Z500 e 172 per la Ninja 500. E poi il prezzo. Kawasaki ha posizionato le sue nuove 500 in modo molto aggressivo. La Z500 parte da un prezzo di 5.990 euro, la Ninja da 6.490 euro. Prezzi estremamente competitivi se si considera la concorrenza giapponese ed europea. Per scendere più sotto, occorre andare in Cina. Più dotate le versioni SE che puntano sulla ormai classica per Kawasaki strumentazione TFT a colori condivisa con gran parte della gamma. In questo caso la cifra da spendere sale a 6340 per la Z500 SE e 6.990 per la Ninja 500 SE
Come vanno su strada la Kawasaki Ninja 500 e Z500
Parto dalla Z che onestamente delle due è la moto che mi è piaciuta di più. Inizio col dire che la moto è cresciuta a livello di dimensioni rispetto al 400 è più matura, più imponente, è una A2 nativa ma si atteggia da grande.
Ergonomia
Trovo la posizione in sella abbastanza azzeccata anche se la distanza sella-pedane è abbastanza con contenuta, del resto queste moto nascono per essere facili e far toccare bene a terra. Mi piace molto la posizione di guida della Z500, perché il manubrio è più basso e ha finalmente una piega giusta. Al contrario, ad esempio, della 650 stretto e con le estremità un po’ rivolte verso l’alto.
Chi è più dotato in statura apprezzerà senza dubbio la sella rialzata di 30 mm offerta in optional. Che le moto abbiano la dimensione corretta lo si nota anche dal fatto che c’è il giusto spazio per i piedi, quando si viaggia in punta di piedi non si arriva a toccare le pedane del passeggero. Molto buono. Unica cosa da segnalare: le leve non sono regolabili, passi la frizione ma la leva del freno su una moto che deve andare in mano anche a ragazze io la vorrei regolabilemanche perché, in questo caso, il punto di pressione resta un filino lontano. Tutto quello che dico riguardo alla Z ovviamente vale anche per la Ninja.
Motore meglio la coppia
Argomento motore. Come già detto il bicilindrico è stato rivisto a fondo, non solo perché è cresciuto di cilindrata aumentando la corsa e non l’alesaggio – cosa non da poco, ma anche perché i tecnici di Akashi hanno aumentato le masse volaniche adottando un albero motore più pesante. In questo modo in Kawasaki sono andati a cercare più coppia ai bassi. Risultato raggiunto perché questo è ora un motore che ti dà soddisfazione anche quando guidi senza coltello tra i denti sfruttando i medi regimi.
È cambiato molto il carattere del bicilindrico, non solo rispetto al 400 ma anche rispetto al 650; il nuovo motore di Ninja e Z500 ha un “sotto” e dei medi regimi davvero molto convincenti. Il rovescio la medaglia, ovviamente, è che gli alti regimi sono un po’ meno incisivi rispetto ai vecchi bicilindrici Kawasaki. Diciamo che il motore 500 tira sì fino ai 10.500 giri, ma la cambiata ideale arriva a circa 8.000, perché sopra a tale soglia la spinta si esaurisce un po’. Quindi un motore che mi è piaciuto è bello perché ti consente di guidare di passo spedito senza dovergli sempre per forza tirare il collo, accetta anche la marcia in più. Fluidissimo, fin dai 3.000 giri ha una bella una bella schiena e complice anche il fatto che la moto pesa poco devo dire l’accelerazione non è male.
Segnalo solo un gioco di acceleratore forse un po’ eccessivo ma questo si può registrare facilmente al primo tagliando e qualche vibrazione che arriva un po’ agli alti regimi su pedane e manubrio, ma insomma niente di davvero trascendentale.
Quanto consumano la Kawasaki Ninja500 e Z500
C’è anche un minimo di on-off, più che altro la moto è un pochino tenuta di freno motore, ma la cosa secondo me ci sta perché essendo una moto dedicata ai neofiti avere un po’ più di freno motore che ti aiuta ad entrare in curva è sicuramente meglio di avere una moto che scorre troppo. Però questo si ripercuote un po’ sulla prima apertura niente di fastidioso, ma un pochino c’è. Consumi rilevati alla fine del giro: 5,4 l/100 km ma vi assicuro che si può fare molto molto meglio guidando in modo meno forsennato di come abbiamo guidato durante il test.
Pragmatiche ma funzionali
Parlando di ciclistica, Kawasaki ancora una volta conferma come non bisogni farsi ingannare dalle sirene di componenti “fintamente” pregiati. Come ho già detto le 500 di Akashi sono pragmatiche: c’è una forcella tradizionale un mono semplice (che però ha il leveraggio progressivo). Niente di scenografico, ma funziona tutto un bene; io tra le due preferisco la Z, più che altro perché la forcella parte un po’ prima rispetto alla Ninja che ha un assetto lievemente più rigido, anche perché ha 4 kg in più da dover gestire. Con queste premesse non è una sorpresa trovare una moto molto neutra, super rapida nell’esecuzione di ogni manovra, complici anche le gomme di sezione contenuta (150 posteriore 110 anteriore). Quindi alla fine devo dire che la ciclistica mi ha soddisfatto anzi l’ho trovata addirittura sopra le aspettative.
Freni ok
Freni, non siamo al top ma fanno il loro lavoro. Il bite è buono, la prima parte di frenata sufficientemente potente. Quando si comincia a guidare forte e si va a cercare la potenza vera si vorrebbe un filo di mordente in più. Magari un doppio disco non ci sarebbe stato male, ma è anche vero che a questi prezzi non si può pretendere di più. Il freno posteriore, invece, mi è piaciuto molto. ABS nella norma, qualche minima modulata alla leva ma proprio quando esageri per cui direi promosso.
Quindi Z500 assolutamente promossa a livello di ciclistica, di ergonomia e di velocità di esecuzione. Una moto super rapida molto facile da utilizzare e perché no gratificante da usare anche quando non sei semplicemente un neofita. Diciamo che al livello a cui è arrivata non è una moto che dopo due o tre anni ti stanca e ti invoglia a cercare altro, perché ora riesce ad assecondarti anche quando hai maturato una capacità di guida superiore.
Cosa cambia tra Kawasaki Ninja 500 e Z500
La differenza tra la Z e la Ninja sostanzialmente riguarda il peso maggiore e la presenza dei semimanubri. Ci sono 4 kg in più da gestire, la moto è meno svelta da far voltare, richiede un pochino più di fisico non solo perché c’è più peso (in ogni caso non drammatico), ma anche perché i semimanubri sono un pochino chiusi forse quasi troppo. Quindi la posizione non è scomoda però i manubri un po chiusi fanno sì che si debba usare un po’ di più il corpo di quello che ci si aspetta da una moto così leggera. Parliamo di pelo dell’uovo, ovviamente, chi ama le sportive sicuramente troverà nella Ninja una buona compagna di viaggio.