fbpx

Prova Vredestein Centauro ST Basso prezzo, alte performance

Novità in arrivo per chi ama macinar chilometri ma anche guidare in modo dinamico. Il marchio è olandese, il gruppo indiano e il know how italiano. Un mix che ha portato a un prodotto evoluto nella guida ma dal prezzo d’attacco

GLI SFIDANTI

Se guerra deve essere nel segmento degli pneumatici Sport Touring che guerra sia, non solo tra i top brand ma anche tra chi arriva a ha fretta di emergere. Del resto, la torta in questo segmento è parecchio golosa (visto che sono questi gli pneumatici più venduti in Europa per numero) e arrivare ad azzannarne uno spicchio è il target di chi si presenta sul mercato con tanta voglia di affermarsi. È il caso di Vredestein, marchio di origine olandese ben noto agli appassionati delle quattro ruote (ma anche di chi va in bicicletta a tutti i livelli), che apprezzano da oltre un secolo le qualità di questo brand.

SFIDA AI TOP

Vredestein Centauro STLa novità è che Vredestein si è messa di impegno per entrare in modo importante anche nel mondo della moto. Non lo fa da sprovveduta, ovviamente, ora che è entrata nell’orbita del colosso indiano Apollo Tyres ha le finanze necessarie per affrontare una sfida apparentemente ardita. Tecnologia e know how? Per questo gli indiani hanno fatto “shopping” pescando tecnici e manager dalle aziende top del settore: europee e in particolare italiane. L’obbiettivo è quello di offrire prodotti di alto livello a prezzi molto concorrenziali, cosiddetti “di seconda fascia”.

VALUE FOR MONEY

Non una gomma “primo prezzo”, quindi, che punta solo a essere competitiva sul listino, ma un prodotto in cui il cosiddetto “value for money” è la voce più importante. Un centro di ricerca e sviluppo enorme in India, un proving ground che si divide tra Sicilia, Nardò e tracciati indiani di proprietà, tutto per portare alla luce il Centauro ST.

ANIMA ITALIANA

Vredestein Centauro STLo sviluppo è, quindi, stato portato avanti anche in Italia da un team di tecnici e collaudatori con alle spalle una lunga esperienza in Pirelli e italiano è anche lo stile, studiato in stretta collaborazione con Frascoli Design di Milano, perché come si sa, anche se sembra incredibile, spesso un bel disegno del battistrada è la prima motivazione di acquisto.

QUALCHE SPUNTO

Partendo da un foglio bianco, in Vredestein hanno potuto spaziare, per questo non c’è da stupirsi se le gomme olandesi abbiano preso spunto da quanto di buono c’è in circolazione, soprattutto per quanto riguarda intagli e disposizione di fori per drenare l’acqua.

RADIALE A ZERO GRADI

La struttura è ovviamente radiale con cintura a zero gradi in acciaio, che promette un rendimento elevato in tutte le condizioni, anche ad andatura sostenuta e in piega. Nella fase di sviluppo sono state utilizzate moto con caratteristiche molto diverse, per assicurare un comportamento sempre omogeneo e una perfetta integrazione con i più evoluti sistemi elettronici. Al momento in Vredestein non si sono sbizzarriti con mescole multiple, così sia l’anteriore sia il posteriore sono monomescola, soluzione che ormai pochi usano in questo segmento, ma i tecnici ci hanno assicurato di essere riusciti a soddisfare tutte le esigenze di un autentico sport tourer anche con una sola mescola al posteriore.

RIDE

Le abbiamo messe alla prova in anteprima, e per prova intendiamo una prova “hard” di 500 km montandole sulla R 1250 RS protagonista del nostro 1000 km con. Una prova dura perché si è svolta in condizioni talvolta critiche per il freddo e la pioggia di questo inverno. Del resto di provare le gomme con 20 gradi e l’asfalto perfetto sono capaci tutti no? Bene, vi dico subito che le sensazioni che ho ricevuto dalle Centauro ST sono molto buone. Si vede che dietro c’è “la mano” di chi ha lavorato per anni su prodotti premium e se nel disegno, come detto, le Centauro hanno preso i punti forti di quanto attualmente sul mercato, quanto a carcasse e comportamento hanno una loro precisa identità.

IN MEDIO STAT…

Vredestein Centauro partcolare gomma posterioreLa carcassa la definirei medio-rigida ovvero a metà strada tra chi per filosofia usa carcasse abbastanza morbide (Pirelli-Michelin) e chi invece sfrutta una rigidità strutturale maggiore (Dunlop, Bridgestone), tutto si traduce in un comfort accettabile con una risposta un po’ rigida sulle buche, ma anche in un piacevole senso di sostegno quando si guida in modo dinamico. Punto forte sicuramente la stabilità, non che la R 1250 RS sia una moto instabile di per sé, ma è certo che soprattutto l’anteriore regala una grande sensazione di sicurezza, insensibile come è anche alle asperità longitudinali.

SI SCALDA IN FRETTA

Proprio l’anteriore, in particolare, è quello che mi e piaciuto di più. Ha un tempo di warm-up rapidissimo anche con temperature estreme e la capacità di farti sentire la moto in mano fin dalla rampa del box. Pochi metri e “senti” che lavora. Per il posteriore, invece, occorre qualche chilometro in più. Tenete presente che sto parlando di temperature che durante la prova oscillavano dai 2 ai 15 gradi, per cui sarà interessante riprovare le Centauro ST quando insieme ai fiori della primavera sboccerà anche la voglia di andare in moto con sole, venticello e strade in migliori condizioni. Detto questo, di apprezzabile sulle Centauro ci sono anche i profili, svelti ma non estremi, l’omogeneità tra anteriore e posteriore e lo scarso effetto standup.

SUL BAGNATO

BMW R 1250 RS 2020 moto sotto il ponte coperto paviaNon mi sono fatto mancare niente, per cui ho affrontato anche una bella giornata di pioggia e devo dire che sul bagnato queste gomme mi hanno sorpreso. Ho riscontrato un buon grip e una buona sensazione di appoggio sia davanti sia dietro. Mi riservo di riprovarle con climi più caldi in cui le mescole possono lavorare ancora meglio, ma già in condizioni certo non amichevoli queste gomme mi sono piaciute. Se il prezzo sarà davvero competitivo come annunciato allora le Vredestein Centauro ST diventeranno un player importante in questo segmento.

QUANDO ARRIVA

Il Centauro ST sarà disponibile già nel primo trimestre del 2020 nelle dimensione più diffuse sul mercato delle stradali, ovvero 120/70 ZR 17 (58W) TL per la ruota anteriore e 180/55 ZR 17 (73W) TL per la ruota posteriore. Quest’ultima è realizzata sia con tela singola standard sia con due tele, per i modelli più pesanti e per chi viaggia spesso a pieno carico.

 

Scopri gli articoli speciali

  • Si separano le strade di Triumph ed Evan Ferry
    by Redazione Dirt on 22 Aprile 2024 at 16:06

    Mesi di sviluppo per portare in pista la Triumph TF 250-X per poi separarsi dalla squadra nel corso della prima stagione di gare. Che storia strana quella di Evan Ferry, non è vero? L'articolo Si separano le strade di Triumph ed Evan Ferry proviene da Get Dirt.

  • Aaron Plessinger rinnova con KTM per il 2025
    by Riccardo Orsini on 22 Aprile 2024 at 12:42

    “Non tutti i mali vengono per nuocere” o almeno, in questo periodo, è così per Aaron Plessinger. A rincuorare il nativo dell’Ohio, alle prese con un infortunio subito nella tredicesima tappa del Supercross 2024, è arrivata una buona notizia: il rinnovo per la stagione 2025 del SuperMotocross con il KTM Factory Racing. Un rinnovo che L'articolo Aaron Plessinger rinnova con KTM per il 2025 proviene da Get Dirt.

  • AMA Supercross 2024 quattordicesima tappa a Nashville – Highlights video
    by Andrea Cordara on 21 Aprile 2024 at 13:44

    A Nashville la fortuna sorride a Jett Lawrence e a R.J. Hampshire, un po' meno a Sexton Roczen, Kitchen e Mcadoo. Ecco come è andata la quattordicesima tappa del campionato AMA Supercross 2024! L'articolo AMA Supercross 2024 quattordicesima tappa a Nashville – Highlights video proviene da Get Dirt.

  • Supercross 2024: stagione finita per Aaron Plessinger
    by Riccardo Orsini on 19 Aprile 2024 at 10:35

    La stagione migliore nella 450 di Aaron Plessinger si chiude con un brutto infortunio. L'articolo Supercross 2024: stagione finita per Aaron Plessinger proviene da Get Dirt.

  • DIRTest Kove 800X PRO 2024: è la maxi enduro definitiva?
    by Federico Faccioni on 18 Aprile 2024 at 15:59

    Siamo saliti in sella alla nuova Adventure di Kove per scoprire di che pasta è fatta: ecco come è andata la prova della Kove 800X PRO 2024 L'articolo DIRTest Kove 800X PRO 2024: è la maxi enduro definitiva? proviene da Get Dirt.

Articoli correlati
Prova Yamaha XSR900 GP
KTM gamma street 2024, c'è l'estensione della garanzia
Metzeler Roadtec 02 la prova DEFINITIVA all'isola di Man