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Prova Yamaha MT-10 SP, quanto ci piace estrema

È la massima espressione della naked giapponese, un modello che grazie alla tecnologia derivata dalla R1M si propone di giocare sullo stesso terreno delle hypernaked europee. Ce la può fare? L’abbiamo provata per capirlo

SP = non plus ultra

Per chi non lo sapesse la sigla SP per le naked di Iwata significa una cosa sola equipaggiamento al top e sospensioni da prima della classe. Ma sulla nuova MT-10 SP questa volta c’è di più, è lei la prima Naked Yamaha a montare sospensioni semiattive, un plus che la piazza direttamente nell’olimpo delle naked più equipaggiate sul mercato.  Da sempre la MT-10 è una delle naked più eclettiche sul mercato, l’abbiamo provata l’anno scorso riscoprendo una moto molto gustosa da provare, merito anche della base tecnica strettamente derivata dalla R1M in questo caso, con il 4 cilindri CP4 da 165,9 CV e 112 Nm di coppia innestato tra l’altro in una ciclistica supercompatta con un interasse che si ferma a soli 1.415 millimetri, corto quasi per una 600 figuriamoci per una mille.

Yamaha MT-10 SP

Sospensioni semiattive di ultima generazione

Tornando alle sospensioni semiattive, la tecnologia utilizzata dalla nuova SP è simile a quella già in uso sulla R1M anche se in Yamaha ci tengono a specificare che in questo caso si parla di una generazione successiva a quella vista sulla cugina pistaiola. Entrando nel merito il pilota può modificare il setting delle sospensioni, entrando nel menù ERS, che mette a disposizione tre modalità di smorzamento automatiche e tre manuali.

Monoamortizzatore Öhlins Yamaha MT-10 SP

Le modalità di smorzamento automatiche sono A-1, A-2 e A-3, dove A-1 è il setting più sportivo e A-3 quello più turistico. Ognuna delle opzioni regola autonomamente e istantaneamente l’estensione e la compressione in base alle condizioni di guida. Le impostazioni manuali sono M1, M-2 eM-3 e permettono la regolazione della compressione e dell’estensione attraverso il menù YRC. A completare il pacchetto SP della nuova Yamaha MT-10 pensano i tubi dei freni in treccia, vera e propria rarità su una moto giapponese. Il nuovo puntale multiforme punta a proteggere il radiatore dell’olio mentre la livrea Icon Performance ispirata alla R1M è pensata appositamente per questo modello.

Il prezzo della Yamaha MT-10SP

Tutto per 19.299 euro. Prezzo che pone senza dubbio la Yamaha MT-10SP nella fascia elitaria di questo genere di moto. E adesso saltiamole in sella.

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