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Sotto la lente Shark Race-R Pro

Quali sono le caratteristiche che deve avere un casco racing? Sicuramente deve essere leggero, ma anche stabile alle alte velocità e, naturalmente, deve avere un ottimo comfort, senza dimenticare una buona aerazione. Tutti concetti che calzano a pennello allo Shark Race-R PRO. Fino allo scorso anno questo prodotto rappresentava il top di gamma del Marchio francese, ma nel 2019 è stato affiancato da una versione ancor più specialistica (ed esclusiva, visto il suo listino): il Race-R Pro GP . In questo Sotto la Lente mettiamo tuttavia alla prova il Race-R Pro standard, che ha caratteristiche tali da risultare interessante a un ampio spettro di motociclisti amanti delle alte prestazioni

L’OPINIONE DEL TESTER

Un casco sicuramente estremo, non c’è bisogno di dirlo. Il Race R-Pro è per me una vecchia conoscenza l’ho utilizzato molte volte nei nostri test di moto Racing in pista e a volte anche su strada. Che sia un casco Racing senza molti compromessi è facile capirlo da qualche dettaglio, come ad esempio il blocco della visiera o il fatto che la visiera stessa non abbia nessuno scatto. O è aperta o è chiusa. Di apprezzabile c’è sicuramente la stabilità alle alte velocità e la ventilazione molto efficace sia nella parte alta sia soprattutto nella parte frontale. Io ho una testa abbastanza tonda e trovo ottima la calzata, lo Shark è molto fasciante sia nella parte della fronte sia nella zona dei guanciali che sono molto ampi, il casco sta ben fisso in testa non si sposta anche alle alte velocità. Unico sacrificio è nel metterlo e toglierlo perché l’ingresso della testa non è largissimo in rapporto alla taglia. Personalmente tengo sempre aperto il deflettore davanti alla mentoniera perché amo avere un po’ di aria che circola davanti al viso. Ma chi è sensibile a questa problematica sappia che può praticamente isolarsi dal mondo esterno. È anche abbastanza silenzioso il che non è affatto male anche per un casco racing, perché ti fa arrivare alla fine del turno molto rilassato.

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