Anche la MotoGP resta a casa. Seduta comodamente sul divano, con il joypad tra le mani e dieci campioni pronti a darsele di santa ragione tra le curve di un Mugello virtuale. È il Motomondiale ai tempi del Coronavirus, che resta fermo ai box con le termocoperte fino a data da destinarsi, ma che non smette di entusiasmare… anche solo per (video)gioco. È il distanziamento sociale che si trasforma in autentico spettacolo su PlayStation 4. Detto con un solo hashtag… StayAtHomeGP!
LA PRIMA VOLTA IN VIRTUALE
La prima MotoGP Virtual Race, disputata domenica scorsa 29 marzo, rigorosamente da casa – è destinata in qualche modo a rimanere nella storia (almeno in quella dei motori digitali). Non è valsa di certo come prova ufficiale, non intendeva sostituirsi alla gara del Mugello (quello vero, ancora in attesa di una data certa) e con tutta probabilità non segnerà neppure l’inizio di un campionato eSport parallelo al Motomondiale. Il gioco utilizzato, ovviamente, non poteva che essere MotoGP 19 di Milestone (impostato con un livello simulativo minimo, per compattare quanto più possibile il gruppo e livellare eventuali differenze di esperienza sugli stick analogici e i tasti dorsali). I piloti scesi in… ehm, sul divano – tutti collegati via webcam – erano Marc e Alex Marquez, Maverick Viñales, Aleix Espargaro, Alex Rins, Joan Mir, Fabio Quartararo, Iker Lecuona, Miguel Oliveira e Francesco Bagnaia. Il regolamento? Semplicissimo! Cinque minuti di qualifiche generali e sei giri da affrontare senza timore di surriscaldare/consumare gomme o polpastrelli. https://www.youtube.com/watch?v=Hp9wpD_wyUYUna gara folle (nel senso buono e più divertito del termine), consumata dall’inizio alla fine con il DualShock 4 fra i denti, senza esclusione di colpi ed improperi. Una spassosissima royal rumble che ha visto più cadute in 6 giri che durante un intero mondiale (c’è da dire che Lecuona ha contribuito alla “catastrofe”…), con sorpassi da codice penale e ingressi in curva come se non ci fosse un domani e un avversario già in traiettoria. Prendi la prima delle sei San Donato, ad esempio, con Viñales che si butta dentro costi quel che costi e manda giù per terra Quartararo (tra i favoriti alla vigilia, nonché autore della pole position). Aggiungi al mix un Correntaio fatto di grandi fuoripista e pericolosissimi incroci di traiettoria. Oppure le Biondetti, trasformate per l’occasione in trincee fatte di durissime spallate e respawn (per i non addetti ai “lavori”, si tratta della riapparizione in pista dell’avatar dopo una caduta). E mettici ancora un numero imprecisato di traiettorie non convenzionali a rendere il tutto ancora più adrenalinico e fuori di testa. Il rookie Alex Marquez beffa sul traguardo un Bagnaia decisamente competitivo (e visibilmente esperto con il videogioco), seguito da Viñales (che nonostante le cadute ha saputo sfruttare i consigli del pluricampione eSport Trastevere73) e Quartararo. Ma in fondo, l’ordine di arrivo (che ha assegnato venticinque punti virtuali) conta fino a un certo punto, o forse proprio nulla. Perché in un momento come questo, con il mondo intero ancora paralizzato e la prospettiva di dover rimappare la nostra intera esistenza, un evento apparentemente frivolo come lo #StayAtHomeGP ha regalato a tutti – appassionati e protagonisti in pista – un pomeriggio di risate contagiose. Dieci professionisti che hanno saputo cogliere l’ironia dell’evento, ma soprattutto dieci ragazzi(ni) collegati su PlayStation 4, completamente rapiti, assorti e divertiti, che seguivano l’azione sullo schermo piegando la testa, come facciamo un po’ tutti noi comuni mortali. Nella sua disarmante leggerezza, lo #StayAtHomeGP ha confermato che i videogiochi non sono un insignificante passatempo (come troppo a lungo certi adulti hanno cercato di etichettarli), ma uno strumento prezioso per unirci ed evadere – anche solo per pochi minuti – da una realtà che mai come in questo momento ci appare così lenta e surreale. E chissà se questa quarantena ci regalerà nuove gare virtuali, magari con la partecipazione di altri campioni pronti a mettersi in gioco e a scendere in piega sul divano! https://www.youtube.com/watch?v=d-t6cmNo0MgA proposito, il 23 aprile sarà disponibile MotoGP 20, che promette di essere ancora più realistico. La frenata sarà più complessa da gestire, così come l’usura e la temperatura delle gomme e il consumo di benzina. Inoltre, Milestone introdurrà anche gli Editor Grafici con cui personalizzare la propria tuta e livrea della scuderia. Non perdete il nostro test!