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Prova CFMoto 700CL-X Heritage

New entry nel segmento delle Sport Heritage la CFMoto 700CL-X può diventare una spina nel fianco per i nomi noti del segmento. Perché? L’abbiamo provata per capirlo

RIDE

Devo dire che è un piacere constatare come la qualità che traspare a moto ferma si ritrovi anche in movimento. La CFMoto 700CL-X è tutt’altro che una moto “effimera” ovvero tutto design e niente tecnica; perché la guida convince. Parto dal fatto che questa è una moto facile, per tutti. La sella è bassa (780 mm), l’appoggio a terra sempre sicuro anche per chi non è molto alto. Anzi possiamo dire che è proprio chi non è molto alto o di media taglia a trovarsi bene in sella. Chi supera il metro e ottanta potrebbe invece trovarsi con le ginocchia un po’ troppo piegate, ma per lui è disponibile una sella optional rialzata di 20 mm che tra l’altro offre anche una imbottitura più confortevole. Quella di serie, invece, alla lunga si fa un po’ sentire. Ovviamente, l’esposizione all’aria è totale, alti e bassi avranno a che fare con la sferza del vento anche perché la posizione è piuttosto eretta, anche se devo dire che la situazione per certi versi è meno peggio che sulle concorrenti dirette.

Facile, prima di tutto

CFMoto 700CL-X

Facile da gestire a motore spento, facile anche quando il motore è acceso. Perché il bicilindrico (con un sound piuttosto deciso) non imbarazza mai, soprattutto se si decide di utilizzare la mappa ECO (le mappe si inseriscono semplicemente premendo il pulsante, non è necessario “attivarle” chiudendo il gas o tirando la frizione, per cui occhio a non distrarvi) che “sgonfia” molto l’erogazione e rende la moto morbidissima. La mappatura “Sport” è invece molto più vivace anche se la calibrazione della risposta al gas è migliorabile quanto a precisione di risposta al gas, perché in certe situazioni l’apertura delle farfalle è fin troppo veloce. Molto bene invece la ciclistica che mi è piaciuta, la moto è agile mai nervosa, ben bilanciata, invoglia ad andare di passo allegro e a “giocare” con la moto perché le sospensioni sono sostenute, mai troppo morbide e il 18 anteriore regala quella rotondità che dà sicurezza pur senza penalizzare la velocità di esecuzione di una moto che è rapida e consente anche le variazioni di traiettoria in corso d’opera.

Sospensioni “sportive”

Questo anche perché la moto è ben piazzata su sospensioni sostenute e non dondola, p precisa. Tendenzialmente la risposta dell’ammortizzatore (regolabile nel precarico e nell’idraulica) è un po’ secca sulle piccole asperità che vengono rimandate sulla schiena del pilota. Anche la forcella (Kayaba da 41 mm regolabile nel precarico e nell’idraulica in compressione ed estensione) lavora bene, anzi meglio del mono anche se non mi sarebbe dispiaciuto che “partisse” con più facilità nelle micro asperità. Tuttavia, l’affondamento in frenata è ben controllato e le regolazioni si sentono, considerando la fascia di prezzo devo dire che la CFMoto 700CL-X funziona davvero bene. Freni nella media, anzi anche un filo sopra, con comandi precisi mai spugnosi e un posteriore perfetto per potenza a gestibilità. mi è piaciuto più il posteriore che trovo molto ben calibrato che l’anteriore che non fa mai mancare il suo supporto anche quando si guida di spinta.

Chi deve temere la 700 CL-X Heritage?

CFMoto 700CL-X

In conclusione che moto è questa CFMoto 700CL-X? Una scramblerina molto ben fatta e con una dinamica di guida convincente, una moto già a un ottimo livello con due soli punti migliorabili a mio parere: la risposta un po’ secca dell’ammortizzatore e una calibrazione del ride by wire non sempre impeccabile. Peccati di gioventù non ne vedo molti, quello che manca è forse il fascino di un brand “pesante”, ma a questo livello di spesa e con una moto che qualitativamente lascia poco spazio alle critiche va anche capito se il brand è davvero ancora così importante…

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