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Prova Moto Morini Seiemmezzo, gemelle diverse

Quale scegliere tra STR e SCR? Per rispondere a questa domanda siamo saliti in sella e siamo partiti per una prova dettagliata e scoprire quali esigenze soddisfa ognuna delle due versioni...

Oggi parliamo di Moto Morini che, grazie soprattutto alla X-Cape, sta vivendo un periodo decisamente roseo. Se volete approfondire un po’ la sua storia recente e scoprire quali sono i piani futuri dell’azienda italo-cinese, cliccate qui sotto per leggere l’intervista di Stefano Cordara all’Amministratore Delegato Alberto Monni. Ora però concentriamoci sul presente, sull’ultimo modello arrivato o meglio sugli ultimi modelli, Moto Morini Seiemmezzo STR e Seiemmezzo SCR. Naked e scrambler, uguali e diverse allo stesso tempo. Quale scegliere tra le due? Siamo qui per scoprirlo.

Moto Morini Seiemmezzo

Moto Morini Seimmezzo, come sono fatte?

Prima di mettere la prima e partire, vi presento le due protagoniste. La base di partenza è identica per entrambe le versioni, con il cuore che è un bicilindrico in linea raffreddato a liquido a 8 valvole con doppio albero a camme in testa da 649 cc, capace di erogare 61 CV e 54 Nm. Anche la ciclistica, ruote a parte, è in condivisione. Telaio a traliccio in acciaio, forcella Kayaba da 43 mm di diametro completamente regolabile con 120 mm di escursione e monoammortizzatore laterale Kayaba regolabile nel precarico e nel ritorno, abbinato a un forcellone in alluminio e capace di offrire 120 mm di escursione ruota. Dicevamo delle ruote, in lega per la STR, che per chi se lo stesse chiedendo è l’acronimo di Street; a raggi per la SCR, acronimo di Scarmbler. Tubeless in entrambi i casi, gommate rispettivamente Pirelli Angel GT e Pirelli MT60RS. Le misure? Identiche, 120/70 – 18 davanti e 160/60 17 dietro. A completare la ciclistica ci pensa l’impianto frenante con pinze firmate Brembo.

Per quanto riguarda l’elettronica va detto che sulle Seiemmezzo non c’è moltissimo: niente ride by wire, niente controllo di trazione e, ovviamente, niente mappe motore. Qui si gestisce tutto con il polso destro. A livello di connettività però non manca nulla: il display TFT a colori offre due schermate di visualizzazione, una per la Street e una per la Scrambler, entrambe disponibili sulle due versioni. Si comanda tutto dal blocchetto sinistro e scorrendo tra i vari menù è possibile connettere lo smartphone per gestire le chiamate e abbinare un interfono per ascoltare la musica. Dulcis in fundo, e questa volta per davvero, i prezzi, 6.990 euro per la STR, che diventano 7.390 euro nel caso della SCR. Cifre che restano invariate anche se prendete le versioni depotenziate per patente A2.

Il video della prova

Per scoprire come vanno le nuove Moto Morini Seiemmezzo e per capire quali esigenze soddisfa ognuno dei due modelli, abbiamo affrontato città, percorsi extraurbani a velocità costante, tante curve e per finire un po’ di fuoristrada light. Il mio compagno di “viaggio” è stato Adriano Tosi, nelle vesti del motociclista medio, che siete abituati a vedere su Red nelle prove auto. Curiosi di sapere come è andata a finire? Date un’occhio al video della prova.

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