Su strada con la Street Triple R
Cosa che non avviene ad esempio sulla R, che ha un impianto anteriore più pragmatico e consente di spostare la leva più vicina. R che è più pragmatica quanto ad allestimento tecnico, ma che alla fine su strada non si discosta molto dalla sorella più sportiva quanto a efficacia di guida. Anzi, pur con sfaccettature differenti, la R finisce per conquistare di più. Voglio chiarire bene il concetto. Le due moto si avvicinano molto per erogazione, il che non è una sorpresa visto che il picco di coppia è uguale e le maggiori differenze di cavalleria la RS la esprime a regimi che su strada oggettivamente si usano poco. Quindi gestione del gas, spinta ai medi, freno motore sono praticamente sovrapponibili. La differenza la fanno sospensioni e gomme, le seconde soprattutto perché le Conti Road sono almeno 2 step sotto a livello di sportività rispetto alle Supercorsa SP. Non parlo soltanto di grip quanto di profili, che sulle Continental sono ben più ”tondi” e quindi meno veloci nell’azione. Ma le gomme come sapete si possono cambiare…
Più comoda ma ugualmente efficace
La Street Triple R ha poi meno carico sull’avantreno: il posteriore è più basso e questo la rende svelta a uscire dalla verticale ma meno propensa a “cadere” in curva. E poi ha sospensioni più scorrevoli, carica meno i polsi. Sfaccettature dicevo, perché in un giro su strada tra amici nessuno resterà indietro. L’assetto è più morbido, la R trasferisce maggiormente in frenata e accelerazione, ma detto questo il lavoro di forcella e mono sembra essere meglio sincronizzato. Alla fine per un utilizzo normale che non preveda la pista, la Street Triple R resta una opzione più che valida. Perché è ben dotata, ben frenata (ottimo l’ABS) e in quella fascia di prezzo (attorno ai 10.000 euro) resta una delle migliori, se non la migliore in assoluto per rapporto peso/potenza. La RS ha quel qualcosa in più che hanno tutte le versioni più dotate ma se la pista è lontana dai vostri pensieri non è per forza necessaria. Si sa, il motociclista punta sempre al massimo, ma di questi tempi anche 2.400 euro possono fare comodo.