Pilota, commentatore tecnico e ora anche costruttore: a Loris Reggiani non manca certo la capacità di reinventarsi. Dopo una carriera costruita nell’orbita delle corse, il buon Loris ha deciso di esplorare la strada dell’elettrificazione. Come? Realizzando, assieme ai colleghi-amici Giuseppe Sassi (meccanico ed esperto di ciclistica delle MiniGP) e Bruno Greppi (imprenditore e inventore nel campo moto), la Thundervolt NK-E, una pitbike elettrica destinata ai kartodromi. È una (piccola) moto da pista fatta e finita, sviluppata in due anni con la passione di chi ha respirato miscela bruciata per molti anni ma riconosce che sì, il mondo cambierà. Anzi, è già cambiato.Buone premesseChi l’ha detto che una moto elettrica è noiosa a priori? Osservandola con attenzione, la Thundervolt NK-E ha tutte le carte in regola per essere una piccola fabbrica del divertimento. Dentro il traliccio di tubi d’acciaio (1.120 mm l’interasse, 85 kg il peso complessivo) ci sono le batterie al Litio da 40 Ah che alimentano il motore, alloggiato nel mozzo ruota posteriore e capace di 4 kW nominali (8 kW di picco), conditi con 168 Nm. Per una velocità massima di 90 km/h (che si raggiungono in soli 40 metri).L’autonomia garantita dalle batterie è di circa mezz’ora, buona quindi per un paio di turni tra amici: dopo, si sostituiscono rapidamente sollevando la sella (1 ora il tempo di ricarica). La mappatura è regolabile (volendo anche via Bluetooth con lo smartphone) nella curva di erogazione e nel livello di freno motore. L’impianto frenante prevede un disco da 220 mm con pinza radiale a 4 pistoncini all’anteriore e uno da 200 mm con pinza a 1 pistoncino. I cerchi sono in lega e hanno un diametro di 12”. Forcella UD, monobraccio in tubi e classico monoammortizzatore completano la dotazione ciclistica. Presentata ufficialmente al Motor Bike Expo di Verona (17-20 gennaio), ha un prezzo ancora in via di definizione. https://www.youtube.com/watch?v=xqV5tYtQuwM