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Trefecta DRT, la super e-bike che piace anche agli eserciti

Motore da 4 kW, oltre 70 all’ora di velocità massima e quasi 60 km di autonomia. Nasce in Olanda, per mano di un gruppo di ingegneri “estremi” che vogliono cambiare le regole del muoversi a pedali. Così performante che viene utilizzata anche in scenari di guerra

Di super bici a pedalata assistita abbiamo già parlato più volte nella nostra sezione 2Senza, un mondo particolare questo, che ci fa capire come il mondo della pedalata assistita possa essere ben più che una nicchia destinata a chi non ha voglia o possibilità di fare fatica sui pedali. Mezzi come la Bultaco Brinco, la Specialized Turbo, la Grace o le Stealth riescono a far capire come il mondo delle e-Bike possa andare ben oltre i limiti imposti per legge.Se poi al computer si cimentano ingegneri aerospaziali di alto livello ecco che si può andare ancora oltre. È questo l’obiettivo dei fondatori di Trefecta factory olandese (e dove se non nella patria delle bici poteva nascere una superbici?) fondata da Haiko Visser che si è messa in testa un obbiettivo poco ambizioso: cambiare il concetto di mobilità a pedali. Per ora riesce a cambiare il conto in banca di chi, affascinato da una delle loro bici (la DRT non è l’unico modello prodotto da Trefecta, ce ne sono altri) ne vuole una ed è disposto a sborsare circa 25.000 dollari.Prezzo che però a quanto pare più di un esercito è disposto a pagare per entrare in possesso di un mezzo leggero (38 kg) versatile –la bici si ripiega per cui ad esempio può essere paracadutata- e capace di trasportare fino a 150 kg in zone impervie in cui gli eserciti si trovano ad operare (pare sia utilizzata anche in Afghanistan), muovendosi senza fare rumore…TrefectaDRT-011Entrando nel tecnico, la Trefecta DRT non è una semplice bici a pedalata assistita, ma un ibrido vero e proprio tra una moto e una bici. Perché se da un lato potrete regolarmente pedalare godendo dell’aiuto del motore, dall’altro se lo desiderate potrete utilizzare solo il motore accelerando con la manopola destra, proprio come una vera moto. Questa “bici” è spinta da un motore BLDC da ben 4 kW che consente alla Trefecta di raggiungere i 70 km/h di velocità di punta mantenendo una velocità costante di 55 km/h per quasi 60 km di autonomia grazie anche al sistema frenante rigenerativo che ricarica le batterie in frenata. La batteria (intercambiabile) da 1600 Wh si ricarica in sole tre ore che si riducono a 60 minuti utilizzando il fast charger, mentre la trasmissione elettronica Rolhoff dispone di 14 velocità. Tutto il comparto batteria-motore è racchiuso in un guscio realizzato in lega di alluminio 7075, la forcella ha escursione di 180 mm mentre i freni Hope hanno dischi ventilati da 203 mm di diametro. Il cannotto telescopico può, invece, essere scelto con tre differenti escursioni 75-100-125 mm, le ruote sono in carbonio con sganci rapidi, poi ci sono ampie possibilità di personalizzazione per colori, pedali, pneumatici, accessori.La Trefecta DRT non è che un altro tassello di quel puzzle variegato che compone quel mondo di ibridi tra bici e moto che si sta popolando con una certa continuità e che una volta uscito dall’approccio artigianale e ipercostoso potrebbe essere molto interessante.Apprezzata dagli eserciti, la DRT è in realtà a disposizione di chiunque la voglia acquistare e per chi volesse muoversi su strada ne esiste anche una versione omologata con motore meno performante e un’autonomia che raggiunge i 100 km.

 

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