Dunque, dove eravamo rimasti. Ah sì, all’ultima gara del Trofeo Enduro KTM del 2016, occasione in cui avevo avuto modo di provare la EXC-F 500 https://red-live.it/moto/trofeo-enduro-ktm-colpo-di-fulmine/ , disputando l’ultima gara in calendario. La moto mi aveva conquistato talmente tanto per la sua facilità, nonostante abbia prestazioni che possono intimorire l’utente medio, come nel caso del sottoscritto, che alla fine ho deciso subito di comprarla!
Quindi addio alla 250 4T e pronto a partire per la nuova stagione nella classe E3, in mezzo ad una miriade di EXC 300 2T.
Purtroppo ho dovuto saltare la prima delle prove in programma quest’anno, dato che mi trovavo nell’altro emisfero per una trasferta di lavoro, ma non vedevo l’ora di presentarmi alla seconda gara che si è svolta nella meravigliosa cornice delle colline Toscane di Rapolano Terme, a pochi km da Siena.
Arrivo solo la domenica mattina, quindi sveglia alle 5.30 per svolgere in tempo le operazioni preliminari e mettere la moto nel parco chiuso, e nessuna possibilità di andare a vedere le prove speciali. Mi dicono che nel cross test sono stati piazzati dei tronchi qua e là, il che mi “rassicura” sul fatto che avrò le mie difficoltà nell’affrontarli, visto che per abitudine evito accuratamente di passarci sopra quando me ne trovo qualcuno davanti! In pratica all’inizio della prova speciale ne sono stati posizionati due alla distanza di una moto, con il rischio di rimanerci incastrati in mezzo e perdere un sacco di tempo. C’è subito un trucchetto però, che scopro vedendo gli altri piloti che partono davanti a me. Infatti superato il primo, è sufficiente spostarsi a sinistra dove c’è abbastanza spazio per sfilare il secondo e quindi evitare di accartocciarsi davanti a tutti. Malizie dell’endurista improvvisato.. Morale, al secondo giro di gara i due tronchi sono stati tolti. Grazie organizzatori!
Il cross test si sviluppa su un piccolo tracciato permanente con qualche salto sui trenta metri circa stile Supercross (scherzo..!) ed un terreno veloce, anche se a tratti un pò scivoloso per via del fondo duro e secco, ma molto divertente. Il giro di gara è di circa 45 km, e si snoda su un percorso molto scorrevole che alterna tratti veloci ad altri più guidati nell’alternarsi di saliscendi delle colline Senesi, costeggiando anche un piccolo lago in un sottobosco che è una vera goduria.
Verso la parte finale del percorso si arriva alla prova speciale in linea. Si parte con qualche curva su un prato per poi addentrarsi in una parte velocissima, da 4a marcia con il “cinquecento”, per poi iniziare a salire su una mulattiera disseminata di pietre assolutamente insidiose, a tratti anche piuttosto veloce dove volendo, ma non è il mio caso, ci si possono giocare dei gran “Jolly” dal mazzo se si vuole provare tenere aperta la manetta del gas!
Dopo due giri di gara, complice probabilmente la sveglia all’alba, non mi sento proprio “lucidissimo”, quindi decido di fare una rapida pausa caffè per cercare di svegliarmi in vista dell’ultimo. Una controllata alla moto e via che si riparte. A circa due terzi del percorso mi scappa l’occhio sulla strumentazione della moto e mi accorgo che la spia della riserva carburante è accesa. Guardo il serbatoio e vedo che avrò si e no mezzo litro scarso di benzina. Ecco, forse il caffè non ha funzionato del tutto!
Realizzo in un attimo che non mi basterà mai per arrivare alla fine, sopratutto per via del fatto che manca ancora l’ultima prova speciale da fare. Inizio a percorrere tutti i tratti in discesa a motore spento, cercando di risparmiare qualunque goccia mi sia rimasta. In più non ho nemmeno cinque euro in tasca per sperare di incrociare un distributore da qualche parte. Non mi resta quindi che giocarmi l’unica possibilità, cioè quella della “solidarietà” tra enduristi.
Ed è proprio la mia salvezza. Fermo il primo pilota che arriva dietro di me, Fabio Molteni, e vergognandomi tantissimo della mia sbadataggine, gli scrocco una bottiglietta di miscela, visto che lui guida una 2T, ed insieme a lui un altro concorrente di cui però, nella concitazione del momento, mi sono dimenticato il numero di gara, ma che ringrazio infinitamente “chiunque tu sia”!!
Con meno di un litro di benzina nel serbatoio, posso così portare a termine la mia gara. Per il prossimo round saremo all’Isola D’Elba, e di sicuro controllerò due volte, almeno la benzina ce la metto!
Testo: Alessio Barbanti. Foto: Roberto Rossi