Tra la FJR1300 rivista e le versioni Race Blu di FZ8 e XJ6, Yamaha ha sfoderato all'Intermot di Colonia una bella sorpresa: un motore inedito, nuovo in ogni sua parte. E soprattutto, a tre cilindri in linea, un'architettura motoristica che sta incontrando sempre maggior favore tra le Case costruttrici: solo per citare i modelli più noti, sono tricilindrici in linea i propulsori di una naked molto amata come la Triumph Street Triple di cui è stata annunciata la nuova versione, o di modelli recentissimi ma già in vetta alle preferenze, come MV Agusta F3 e Brutale 675.
L'essenziale comunicato di presentazione del motore non si sofferma sulle sue caratteristiche tecniche, limitandosi ad alcune notazioni: l'ovvia indicazione dello schema, appunto un tre cilindri in linea; la compattezza dell'insieme, che dovrebbe essere garanzia di peso ridotto; la tipologia dell'albero motore, così detto “a croce”, con riferimento all'imbiellaggio. In particolare, lo schema a croce, utilizzato sulla YZF-R1 e sulla M1 che corre in MotoGP, ha l'obiettivo di ridurre le forze inerziali secondarie durante il movimento dei pistoni: l'imbiellaggio del quattro cilindri a croce vede, ad esempio, due pistoni che si trovano all'inizio del movimento verso l'alto, con gli altri due, specularmente, che si trovano all'inizio del movimento verso il basso. Le due coppie, quindi, generano forze uguali ma in senso opporto l'una all'altra, contribuendo a ridurre in modo molto significativo l'inerzia, con indubbi benefici sull'erogazione e quindi sulla guidabilità.