Forse non tutti sanno che la sigla AMG altro non è che l’unione delle iniziali di Werner Aufrecht e Erhard Melcher (i fondatori del marchio) e di Großaspach, piccola cittadina a nord di Stoccarda dove la AMG è nata. Molto meglio sapere, comunque, che quando su una Mercedes compare la scritta AMG stiamo sempre parlando di qualcosa di speciale, tecnicamente avanzato, prestazionalmente esagerato. AMG è, da sempre, l’ala più sportiva di Mercedes, capace di trasformare paciose berline di lusso in mostri dalla potenza smisurata.
Da 45 anni a questa parte AMG ha sempre messo le mani su auto di grandi dimensioni. Per questo fa notizia l’arrivo della A 45 AMG, la Classe A più sportiva di sempre (e dire che la prima serie era una monovolume molto femminile…), la prima AMG con carrozzeria compatta che nel mirino ha un’altra bomba tedesca dai grandi numeri (sotto al cofano): la BMW M135i.
Per lanciare il guanto di sfida AMG ha dato il meglio di sé, piazzando sotto il cofano di una Classe A niente di meno che un quattro cilindri turbo 2.0 litri da 265 kW (360 cv) con ben 450 Nm di coppia. Una potenza che fa una certa impressione se si pensa che è erogata da un “piccolo” 4 cilindri 2000 cc. Non a caso questo motore, grazie alla sua potenza specifica di ben 181 cv/litro (di poco inferiore a quella di una moderna maximoto supersportiva), è il quattro cilindri automobilistico di serie più potente di sempre.
Le prestazioni sono ovviamente esuberanti: a parte la velocità autolimitata a 250 chilometri orari, la AMG A 45 è capace di bruciare lo 0-100 km/h in 4,6 secondi, scaricando a terra i suoi 360 cv grazie alla trazione integrale 4MATIC di cui è dotata. Tutto questo con emissioni già rispettose della normativa Euro6 e un consumo promesso di soli 6,9 litri per 100 km nel ciclo combinato secondo la procedura NEDC. Sempre a patto che sappiate resistere alla tentazione di schiacciare l’acceleratore…