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Tornano le 3 e 1/2?

Voci insistenti dall’altra parte del mondo raccontano di un riaccendersi dell’interesse dei costruttori nei confronti di una cilindrata estinta. Moto da 350 e 400 cc potrebbero tornare sul mercato, aiutate dai mercati emergenti e da nuove leggi europee

La notizia arriva dal sito inglese Visordown. Honda, Yamaha e KTM starebbero per realizzare nuove moto sportiveggianti con motori bicilindrici e cilindrata attorno ai 400 cc. Rumors, certo (a parte KTM che ha già confermato nei suoi piani di voler realizzare una Duke 350) ma la notizia che in altri tempi ci avrebbe potuto lasciare “freddini” diventa, invece, interessante in un contesto economico come l’attuale, che vuole le maxi sportive sempre più in crisi e i costruttori impegnati per cercare nuovi modi per convincere i motociclisti all’acquisto. Tornano le 350? Non ci dispiacerebbe: chi ha qualche anno sulle spalle e un po’ di memoria storica ricorderà sicuramente quanto, da ragazzini, ai tempi si sbavava al passaggio di una Moto Guzzi Imola o, peggio ancora, di una inarrivabile Yamaha RD350.

Ma perché le Case dovrebbero tornare a interessarsi a una cilindrata ormai estinta in quasi tutto il mondo, ad eccezione del Giappone dove i limiti assicurativi e di patente fanno sì che sia quasi impossibile guidare moto oltre i 400 cc? Provo ad analizzare qualche motivo secondo me molto valido.

I mercati emergenti (India, Brasile, Thailandia e Cina) muovono volumi esagerati, impensabili ai giorni nostri in America ed Europa. Questi mercati sono letteralmente dominati da moto di piccola cilindrata, 125/150 per lo più, con le 250 – alcune delle quali, come Ninja 250, CBR250R, Duke200, e presto Suzuki Inazuma sono arrivate anche dalle nostre parti – che in questo momento svolgono il ruolo di maximoto. La cilindrata 350/400 rappresenterebbe per questi Paesi la nuova moto premium, la moto di lusso a cui molti potrebbero ambire, una crescita di cilindrata del tutto paragonabile a quella che ha vissuto l’Europa anni addietro. I numeri, credete, sono tali da giustificare investimenti pesanti.

Lato Europa sarebbe, invece, la legislazione a giocare a favore delle nuove arrivate. Il 2013 vedrà l’arrivo di nuove regole per il conseguimento della patente A2 con lo spostamento del limite massimo “patentabile” da 25 a 35 kW (47,6 cv, guarda caso la potenza della Honda NC700…). Non sarà più possibile, però, depotenziare qualsiasi moto ma il tetto massimo di potenza da cui partire non potrà superare i 70 kW (95,2 cv). Date un’occhiata al listino e noterete come molte delle moto che attualmente esistono in versione “dep” non potranno più diventare tali. Ecco perché queste moto potrebbero diventare interessanti anche dalle nostre parti.

Facciamo due più due ed ecco che una rinascita delle vere medie cilindrate (tali si potrebbero considerare moto con cilindrata di 350/400 cc) appare tutt’altro che fuori luogo. Fantascienza? Forse, intanto a sentire i colleghi di Visordown le voci di una CBR400R equipaggiata con un bicilindrico parallelo sono sempre più insistenti, mentre non occorre certo attendere i rumors indiani per avere conferma dell’arrivo di una nuova Duke con motore 350 o giù di li (sono stati lo stesso Pierer, CEO KTM, e alcune slide sfuggite in rete tempo fa a confermarlo): visto l’amore di KTM per i monocilindrici ci sentiamo di scommettere sul “single” piuttosto che sul bicilindrico. Ancora voci, anche se meno convinte, parlano di Yamaha e Kawasaki: quest'ultima potrebbe essere già sulla strada giusta, avendo una versione 400 del bicilindrico che equipaggia le ER-6n. Un motore bell’e pronto per equipaggiare la Ninja 400 del futuro? Un po’ per gioco, un po’ per ricordarci quanto ci piacevano le 350 e 400 abbiamo creato una gallery. Dateci un’occhiata: magari qualcuna ve la siete dimenticata…

 

 

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