Correva l’anno 2008 quando BMW, insieme alla F 800 GS, presentò la F 650 GS. A differenziarla dalla sorella “maggiore” non era la cilindrata, sempre 800, ma qualche cavallo di potenza in meno, la ruota anteriore da 19” anziché da 21, per un utilizzo più stradale, e una dotazione tecnica basic . Forcella tradizionale, un solo disco anteriore e look meno accattivante rispetto alla 800, evidenziavano che la F 650 GS era una moto senza fronzoli, di sostanza, facile da usare per i neofiti. Tuttavia i molti componenti votati al risparmio e l’aria dimessa, col senno di poi, hanno fatto apparire la GS 650 forse troppo poco cool per essere marchiata BMW. Se la confrontiamo con il successo della 800, possiamo dire che il mercato, in questi quattro anni non ha dato molte soddisfazioni alla GS 650. Oltre a questa analisi, ai vertici della Casa bavarese non è certamente sfuggito il successo fatto registrare dalla Triumph Tiger 800: ruote da 19, moto molto curata nel look e nella componentistica.LIVEEcco forse spiegate le ragioni dell’upgrade della piccola GS, tutto riassunto nella nuova sigla: da 650 a 700. Vediamo i miglioramenti. Innanzi tutto l’estetica della nuova F 700 GS appare più curata rispetto a quella della vecchia F 650 GS. Il “becco” e il terminale di scarico più alto rendono la linea snella e slanciata. Restano invece molto simili al modello precedente gruppo ottico anteriore e plexiglas. Molto belli gli indicatori di direzione sottili, gli stessi della GS 800. Il motore è sempre il bicilindrico a quattro valvole raffreddato ad acqua di 798 cc, equipaggiato con iniezione elettronica, catalizzatore e cambio a sei rapporti. La potenza è però cresciuta: sono 4 i cavalli in più rispetto alla F 650 GS. La nuova F 700 GS ha ora 75 cavalli di potenza massima a 7.300 giri; anche la coppia massima è (di poco) superiore, con 77 Nm a 5.500 giri; la F 650 GS ne aveva 75 Nm a 4.500 giri.Nella dotazione tecnica di base la GS 700 si mostra notevolmente migliorata rispetto alla 650: innanzitutto è ora equipaggiata con il doppio disco anteriore; sempre in tema di freni la F 700 GS dispone del BMW Motorrad ABS bicanale di serie, disinseribile. Restando nel campo dell’elettronica, ma stavolta opzionale, arrivano il BMW Motorrad ASC (Automatic Stability Control) e l’ESA (Electronic Suspension Adjustment), due primizie per il segmento. Il primo è il controllo di trazione, disinseribile, e costa 315 euro; l’ESA, 310 euro, permette di regolare l’idraulica del monoammortizzatore direttamente da un comando posto sui blocchetti elettrici. Tre le modalità che si possono impostare: Comfort, Normal e Sport. A proposito di blocchetti elettrici, i comandi sono tutti nuovi e ora quello del clacson è posto sotto il deviatore degli indicatiori di direzione (sulla 650 era il contrario, nel tipico stile BMW).RIDEIn sella ci si trova subito a proprio agio: la triangolazione del posto di guida, manubrio-sella-pedane, è azzeccata per un pilota della taglia di chi scrive (180 cm) e la posizione è naturale. La sella è piuttosto bassa (820/790 mm), come sulla versione precedente, e questo rende la moto facile da utilizzare anche per i neofiti, oltre che agevole da manovrare anche a motore spento. Vibra poco il bicilindrico della F 700 GS: monta, infatti, come già la 650, una biella oscillante supplementare, soluzione unica in campo motociclistico. Il tratto autostradale ci mostra subito i limiti del cupolino basso che lascia esposti casco e parte del busto: a velocità Codice, comunque, la protezione è più che sufficiente; e se non vi bastasse tra gli optional è previsto il plexiglas alto. Oltre a questo, per gli amanti dei viaggi e delle lunghe percorrenze, sono disponibili le borse laterali, oltre a bauletto e manopole riscaldate, come sul modello in prova.La F 700 GS è molto maneggevole. La ruota da 19” poi le fa superare gli ostacoli urbani (pavé, tombini..) con agilità. La forcella è tarata piuttosto soft e, con il mono in modalità Comfort, la guida è rilassante. In città la F 700 GS è quindi decisamente a proprio agio e si muove con disinvoltura. Usciamo dal centro abitato, dirigendoci verso le colline per provare a spremere un po’ la piccola GS. Le sue doti di agilità spiccano anche tra le curve strette: è precisa e rapida negli inserimenti e nei cambi id direzione. Nelle curve più veloci, invece, soprattutto con le borse montate (davvero molto pesanti), si avverte qualche oscillazione, forse dovuta alla taratura delle sospensioni: la forcella, infatti, è rimasta quella tradizionale che già equipaggiava la 650. Inoltre, anche impostando l’ESA in modalità Sport l’irrigideimento del mono è meno evidente di quanto accada, ad esempio sulle BMW Boxer 1200.La guida è molto gradevole, in certe situazioni anche più di quella della 800. Il merito, oltre al buon equilibrio generale, è del motore. È vero, ha qualche cavallo in meno del modello di maggior cilindrata, ma la progressione è ancora più lineare. Certo, in allungo, il motore della 700 è meno vigoroso, ma in basso e ai medi regimi, la spinta è corposa e non presenta vuoti. Ecco perché nel misto stretto riesce a essere non solo più piacevole ma anche più veloce della 800. Rispetto alla 650, poi, è stato aggiunto un dente alla corona, a beneficio ulteriore della prontezza di risposta del motore e della dinamicità nella guida. Come sempre il bicilindrico BMW si rivela poco assetato, una buona notizia di questi tempi. Per scendere sotto i 20 km/litro occorre davvero impegnarsi, molto più facile arrivare a 25.La frenata, grazie al doppio disco anteriore e all’ABS, è vigorosa e sicura, anche se forse l’antibloccaggio è fin troppo invasivo, soprattutto sulla ruota posteriore che a causa della forcella tarata sul morbido si scarica un po’ troppo in fretta. Il controllo di trazione, invece, quando interviene “taglia” in modo un po’ troppo brusco Comunque entrambi i sistemi sono molto utili, visto che la moto è destinata anche ai neofiti, e comunque sono disinseribili singolarmente. Nell’off road la luce a terra minore e le ruote più stradali della 800 ne pregiudicano un po’ le prestazioni. Tuttavia, la facilità di guida e di gestione della moto, oltre alla linearità di erogazione della potenza, non fanno sfigurare la F 700 GS sugli sterrati poco impegnativi.