Forte del successo delle Tiger 800, Triumph ha alzato il tiro con la Explorer, puntando sulla stessa ricetta che vede il motore tre cilindri (in questo caso da 1.200 cc) protagonista e centro di tutto il progetto. Il motto di Triumph è “Go your own way”, vai per la tua strada, e la Explorer lo segue alla lettera. Come la Crosstourer, si rivela soprattutto un’ottima passista: fatela viaggiare e vi accontenterà con un comfort di altissimo livello (la sella è molto bassa, e comodissima) e una protezione dall’aria che non teme rivali. Il tre cilindri mette in campo tutte le sue qualità, che sono parecchie, spalmando alla grande lungo tutto l’arco di erogazione i suoi 137 cv, che lo rendono il motore più potente dopo quello di KTM.
Il Triple ha tutto per farsi amare: coppia, allungo, vibra poco (meno di KTM e BMW ma più di Honda), e ha un ottimo cardano. Il cambio, però, non è così morbido e la frizione è un po’ dura: non regge il confronto con quelle, morbidissime (e dotate di antisaltellamento) di KTM e BMW (Honda, con il DCT, non ha la leva della frizione). L’elettronica è degna di nota, con Ride By Wire dotato di cruise control di serie e traction, anche se non arriva alla completezza di KTM e BMW. Non sono previste, infatti, né le mappe motore né le sospensioni a regolazione elettronica; inoltre il traction non è sempre puntualissimo nell’intervento.
Come la Crosstourer, la Triumph si veste da enduro ma alla fine è una moto stradale fatta e finita, e proprio come la Honda la tre cilindri inglese mette sulla bilancia qualche kg di troppo, che si fa sentire quando si inizia a guidare in modo spigliato nel misto, con trasferimenti di carico importanti che diventano ancora più evidenti quando si viaggia con il passeggero, peraltro comodissimo. Questa situazione è influenzata non solo dal peso ma anche dalle caratteristiche ciclistiche della Explorer. Il motore, piuttosto ingombrante, è infatti piazzato in alto e alza il baricentro, il che unito a un angolo di sterzo chiuso – anzi molto chiuso per il genere di moto: basti pensare che la Triumph ha 23°9’, KTM 26°, Honda 28° – la rende un po’ meno intuitiva da guidare, con l'avantreno meno comunicativo delle altre. Come Honda ha una gommatura classica per le maxi enduro, almeno fino a che non sono arrivate le nuove gomme da 170, che sarebbero più adatte a una moto potente e pesante come la Explorer.