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Trek Procaliber SL: hardtail revolution

Grazie al sistema IsoSpeed questa hardtail riesce a gestire l'assorbimento delle asperità senza coinvolgere i foderi obliqui. Il risultato è un mix di comfort ed efficienza

Introdotto sulla Domane nel 2012, con lo sviluppo passato anche dalla Boone da ciclocross nel 2014, ora il disaccoppiatore IsoSpeed è finalmente arrivato su una Mtb. La scelta non poteva che cadere sulla Procaliber, nome glorioso nella storia del marchio di Waterloo, legato a successi e allori sui single-track di mezzo mondo.Proprio il cross-country è il terreno ideale per questa soluzione, che in sostanza svincola il tubo verticale dai foderi, i quali restano solidali al tubo orizzontale. In questo modo, senza compromettere la rigidità del retrotreno e dunque la trasmissione della potenza, si conferisce al verticale la capacità di adattarsi alle sollecitazioni ricevute e di assorbire le vibrazioni. Ovviamente il peso del biker e l’entità dell’impatto sono variabili determinanti: comunque misurazioni effettuate in fase di test evidenziano fino a 11 mm di variazione nella distanza sella/asse posteriore.Oltre ad adottare il disaccoppiatore IsoSpeed sulla Procaliber SL (vedremo il perché di questa sigla) troviamo anche lo standard Boost da 110 mm per il mozzo anteriore e da 148 mm per quello posteriore, che oltre ad aprire la campanatura e aumentare la rigidità laterale delle ruote e quella d’insieme, permette di montare pneumatici più larghi, accorciare i foderi bassi e non modificare il fattore Q. A proposito di ruote, per ottimizzare la posizione in sella e garantire le stesse performance di guida, oltre a dimensionate i tubi a seconda della taglia, sulla misura 15,5″ sono montate ruote da 27,5″ mentre le 29″ sono riservate alle quattro taglie superiori 17,5″/18,5″/19,5″/ 21,5″.Abbiamo parlato di misure e geometrie: vale dunque la pena ricordare che la Procaliber SL segue l’impostazione G2, che prevede il montaggio di una forcella con offset di 51 mm per sposare al meglio le caratteristiche delle ruote da 29″.Per gli amanti dell’estetica e per una oggettiva pulizia e bellezza, Trek ha arricchito questa sua cross-country di punta con il Freak Cable Management: altro non è che una soluzione flessibile di passaggio interno dei cavi, che consente di gestire in un unico modo le 54 possibili combinazioni generate da manettini e guarnitura 1x o 2x, comandi remoti, reggisella telescopico, cambio elettronico e comandi invertiti.Abbiamo prima accennato alla sigla SL. Per chi conosce Trek il significato è noto, per tutti gli altri spieghiamo che significa Super Light ed è ampiamante giustificata considerando che il telaio 17,5″ verniciato e corredato di hardware pesa 1.012 g, ossia solo 100 g in più della hardtail “vera” Superfly SL.La Procaliber SL è disponibile in tre versioni complete: al top la 9.9 SL con forcella RS-1, trasmissione XTR 1×11, ruote DT Swiss in fibra di carbonio; segue la 9.8 SL con forcella SID, trasmissione Sram X01/X1, freni XT e ruote DT Swiss X1700; chiude la 9.7 SL con forcella Reba, trasmissione Sram GX 1×11 e ruote Bontrager Mustang TLR. Naturalmente esiste anche in configurazione solo telaio. I prezzi partono da 3.099 euro.

 

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