Deciso, sicuro. Più che un presidente, un autentico condottiero. Hendrick Von Kuenheim è un uomo che vive di certezze, e ce le mostra tutte nel nostro tenquestion, in cui abbiamo affrontato un po’ tutti gli argomenti che girano attorno alla moto e a BMW. Lo abbiamo incontrato alla inaugurazione della concessionaria BMW Motorrad di Roma, la più grande esposizione BMW Moto al mondo, un posto perfetto dove poter gonfiare il petto e mostrare tutta la potenza di fuoco di un marchio che negli ultimi anni ha macinato record su record. Ed è bello parlare con lui perché non si tira mai indietro: il presidente di BMW Motorrad ha risposte secche e posizioni nette per ogni argomento. Non c’è incertezza nelle sue risposte. Dalla Cina all’Husqvarna, passando per MotoGP e Superbike (interessante la sua opinione sui costi) per finire al futuro della mobilità urbana. Come già accaduto in passato al numero 1 di BMW Motorrad non abbiamo fatto domande ma abbiamo dato solo 10 parole, 10 argomenti su cui potersi esprimere liberamente. Il risultato lo trovate qui sotto. Buona lettura. R 1200 GSSemplicemente la miglior moto del mondo e anche la più venduta al mondo. Nessun altro costruttore è riuscito a vendere più moto (di grossa cilindrata, ndr). Un modello che è stato copiato da molti concorrenti: in Italia, Inghilterra e Giappone. Nessuno, però, è ancora riuscito ad avvicinarla. È l’icona dell’industria motociclistica, e per BMW è un bel “profit center” (letteralmente centro di profitto, da intendersi che la GS è la moto che traina le vendite BMW, ndr), il migliore. Lo incalziamo cercando di strappargli qualcosa sulla nuova GS: “Ma per il futuro?” BMW ha inventato le maxi enduro, BMW dominerà e, lo ripeto, il segmento delle maxi enduro anche in futuro, come mai prima d’ora.CRISILa crisi è un fenomeno puramente locale: non c’è crisi in Australia, non c’è crisi in Brasile, non c’è crisi a Dubai. La crisi è quindi un fenomeno locale: abbiamo una forte crisi nel sud dell’Europa e in qualche altra parte del mondo. BMW esporta auto e moto: le esportazioni pesano per l’80% della produzione. Abbiamo una presenza forte in Paesi come il Brasile dove c’è un vero e proprio boom economico. Alla prova dei fatti la crisi non influenza il nostro mercato e la nostra produzione. È vero, vendiamo meno moto in Spagna o in Italia, ma ne vendiamo di più in Francia in Brasile e così via. Quindi la crisi è locale. Come risolvere la crisi europea? Credo che questa sia una domanda che va oltre BMW. Questa è una situazione politico/finanziaria enorme che io non posso commentare.HUSQVARNAHusqvarna è storia, il marchio motociclistico più antico del mondo, e l’anno prossimo compirà 110 anni. È un Marchio che ha “dormito” per molti anni e non ha ricevuto investimenti negli ultimi trenta. Ma Husqvarna ha un potenziale enorme e ci aiuterà ad attirare i giovani. Husqvarna avrà in futuro altre moto molto aggressive come la Nuda, moto estreme che BMW non farebbe e che avranno molto appeal per il pubblico più giovane. Arriveranno moto con un grande stile italiano che sfideranno a viso aperto Aprilia, Ducati e KTM. Questa è la nostra “vision” per Husqvarna: la Nuda è solo il primo segnale, perché il bello deve ancora venire.MOTOGPUn campionato molto ben organizzato: Dorna è una società davvero professionale e il campionato è decisamente superiore come organizzazione, visibilità e copertura media rispetto alla Superbike. Credo che Infront abbia molto da imparare da Dorna. Purtroppo la MotoGP è molto, troppo costosa: Dorna dovrà per forza cambiare le regole, perché nessun costruttore di moto, eccetto forse Honda, può pensare di spendere tutti quei soldi per correre. È un campionato molto interessante anche per BMW, ma solo se il signor Carmelo Ezpeleta si deciderà a dire: ok, limitiamo la spesa, limitiamo i giri motore e operiamo altri interventi che possano abbassare i prezzi.SBKCredo che anche la SBK avrà un grande futuro, ma solo se tornerà alle sue radici e ridurrà anch’essa i costi. Se le gare continueranno come sono attualmente (MotoGP e SBK), senza cambiamenti e senza una riduzione dei costi, molti costruttori se ne andranno e anche noi non potremo continuare. L’industria motociclistica sta vivendo un periodo di grande crisi e quello che sta succedendo in questi campionati è molto stupido.AUDI E DUCATIPer me è una bella cosa. A me piace la Ducati, ne ho posseduta una da giovane. Andrea Buzzoni (direttore generale di BMW Italia presente all’intervista, ndr), ha lavorato per Ducati, ecco perché adesso parla tedesco (ride). È un bel marchio con una grande storia e grandi dirigenti come Claudio Domenicali, uno che vorrei lavorasse per BMW. Però Ducati è stata “instabile” per 10-15 anni, ha avuto molti proprietari: Castiglioni, TPG, Investindustrial. Voglio essere molto chiaro, non è stata Audi che ha comprato Ducati, non è stata Volkswagen. Ducati l’ha comprata Mr Piech, personalmente, con i soldi dell’azienda. Per Ducati è una buona cosa, molto buona. Sarà un valido competitor per noi in futuro? Una cosa è certa: questa nuova realtà ci stimolerà, ci aiuterà a correre ancora più veloci. Dovremo essere ancora più innovatori, forse dovremo spendere ancora più soldi. Ma non siamo assolutamente spaventati da questo accordo. Credo che questa acquisizione alla fine aiuti molto anche l’industria motociclistica; soprattutto in questo momento di crisi avere più marchi economicamente forti fa sì che ci sia una base stabile anche per i fornitori che producono i componenti che finiscono poi sulle moto. E poi c’è anche la battaglia Europa contro Asia. In questo momento, grazie anche a questa acquisizione, l’Europa sta dominando l’industria motociclistica.MOBILITÀ URBANALa sfida in questo campo è capire come sarà il trasporto urbano tra 10-15 anni. La verità è che al momento nessuno lo sa veramente: nessuno può sapere quali leggi promulgheranno i governi e come sarà regolamentato il traffico nelle città. Ci saranno aree chiuse dove saranno ammesse solo le moto, o potranno circolare solo veicoli elettrici? Il nostro lavoro come costruttori è essere pronti ad affrontare questa sfida. Penso che ci stiamo preparando al meglio per questo: come sapete entro due anni arriverà la I3, l’auto elettrica più innovativa del mondo. Faremo lo stesso con le moto, quindi BMW sarà in prima linea, qualsiasi tipo di mobilità sarà richiesta negli anni a venire.CINALa Cina è un mercato immenso ma solo per moto di piccola cilindrata, non è possibile vendere moto di grande cilindrata: tra Ducati, BMW, Harley-Davidson ne sono state vendute meno di 2.000 moto l’anno scorso. Praticamente niente per un Paese che conta un miliardo e 300 milioni di abitanti, sembra uno scherzo. Il problema è che il mercato motociclistico cinese è totalmente chiuso, non si possono importare veicoli e questo è totalmente inaccettabile. Quello che chiedo ai governi europei è che intervengano in modo forte per creare uguaglianza tra i due mercati: trovo ingiusto che moto di grossa cilindrata non possano essere importate e immatricolate e guidate nelle città e nelle strade cinesi, anzi inaccettabile. È una competizione impari e i governi europei devono fare qualcosa.SCOOTER: non solo gli attuali ma anche i futuri veicoli BMWNon posso parlare molto di questo argomento, ma vi basti sapere che saremo molto innovativi in questo segmento e creeremo qualcosa che fino a oggi non si era mai visto. Come il C1? Qualcosa che il mondo non ha ancora visto.FUTURO (IBRIDO? ELETTRICO?)Nessuno può saperlo: non è ancora molto chiaro se in futuro i motori a combustione saranno realmente rimpiazzati dai motori elettrici. Per essere molto chiari, i motori a combustione attuali hanno ancora un grande futuro davanti e saranno sviluppati ancora in futuro per trasformarsi in motori più efficienti, più piccoli (di cilindrata) e più potenti. In parallelo vedremo l’apparire di motori elettrici e a idrogeno. Ma nessuno, né i politici né i costruttori, può sapere realmente quando avverrà il “salto”, ovvero quando ci saranno più veicoli elettrici rispetto a quelli a combustione. Quello che è sicuro è che noi ci dovremo far trovare pronti. Personalmente non trovo molto utile la soluzione ibrida, o meglio la trovo utile solo sulle auto. Sulle moto ci sono almeno tre motivi che “uccidono” la tecnologia ibrida: peso, spazio e prezzo. “Ma anche sugli scooter?”. Sì, perché su uno scooter toglieresti spazio al cliente. I clienti degli scooter hanno richieste specifiche per quanto riguarda lo spazio (nel senso dei vani sottosella ecc.. ndr) e se ci metti le batterie elimini questo spazio. Inoltre aumentano peso e costo e il cliente non è disposto a pagare in più per tutto questo.