Che lo scooter Yamaha XMAX abbia ottenuto un grande successo dal lancio del 2005 è un dato di fatto: con oltre 450.000 unità vendute, ha viaggiato per oltre 40 nazioni del mondo. Il primo modello, che risale appunto al 2005, vantava una colorazione gialla chiaramente ispirata al TMAX, di cui oggi, a distanza di anni, costituisce un potenziale erede, al punto da essere protagonista di club e profili social. Sparito dai listini il 400, il nuovo Yamaha XMAX è giunto alla quinta generazione ed è proposto nelle cilindrate 125 e 300, in due versioni, standard e Tech MAX. La più ricca Tech MAX è stata scelta per il lancio stampa internazionale, ambientato a Milano e nel triangolo lariano, per verificare l’impatto delle novità sia sul versante cittadino sia lungo percorsi guidati.
La versione Tech MAX nel 2022 ha raggiunto il 54% delle vendite totali. Il cliente tipo è un uomo di età compresa tra 35 e 45 anni, che apprezza il mondo Yamaha, ha posseduto maxi scooter e per scegliere guarda a prestazioni e qualità. Del resto che non si tratti di un classico scooter casa-ufficio lo certifica il prezzo del 300, che in versione standard costa 6.599 euro f.c. e in versione Tech MAX arriva a 7.299 euro f.c. Le novità per i 2023 sono formali e sostanziali, per quanto non tutte percepibili al primo sguardo.
Tante modifiche ma poco visibili
Sul fronte del design, lo stile che Yamaha definisce “Condensed Vitality” vede la ridefinizione di tutte le plastiche della carrozzeria, con particolare focalizzazione sulla zona anteriore e su quella centrale. Nuovi i gruppi ottici, che davanti e in parte dietro disegnano con i LED una riconoscibile X. Gli indicatori di direzione sono molto alti, appoggiati su una struttura che ricorda i paramani, in modo da rendere più visibile lo scooter durante le fasi di approccio alla svolta. La sezione centrale, rinominata “3D Boomerang”, punta a snellire la zona del tunnel dove passano le gambe, in modo da rendere più facile l’appoggio a terra. La versione Tech MAX vanta specifiche dotazioni dal chiaro impatto anche estetico, come una sezione delle pedane rivestita in alluminio, i badge identificativi “Tech MAX”, la sella e i coperchi dei due vani anteriori rivestiti in pelle. L’interasse dello scooter è invariato a 1.540 mm, ma l’ingombro totale è stato ridotto di 5 mm, mentre la sella è ora più lunga, per offrire maggior abitabilità e comfort.
Ciclistica di qualità
La ciclistica, uno degli indiscutibili punti di forza dell’XMAX, è incentrata sul telaio in tubi, con forcella dotata di doppia piastra e due ammortizzatori posteriori: una struttura che si rivelerà molto funzionale ed efficace nell’ottica di confermare quello che Yamaha definisce “il miglior comportamento sportivo nella categoria”. Inedite le leve dei freni a disco, ridisegnate in modo da garantire maggior feeling e precisione. Confermate le ruote da 15″ anteriore e 14″ posteriore. Il vano di carico è stato ridisegnato e offre 43,7 litri di capienza, sufficienti per due caschi o un casco e una borsa di dimensione A4. Nel vano anteriore sinistro, dietro lo scudo, è collocata una presa di ricarica tipo accendisigari. Confermata la possibilità sia di scegliere tra due posizioni del manubrio sia di alzare e abbassare il parabrezza di 50 mm, in entrambi i casi svitando i bulloni di fissaggio. Nessuna novità per il motore monocilindrico Blue Core Euro 5 di 292 cc da 28 CV (20,8 KW) e 29 Nm, che porta lo scooter a 138 km/h di velocità massima dichiarata, consumando 3 litri per 100 km, con un’autonomia teorica di 400 km. A fare da denominatore comune c’è comunque un pacchetto ciclistico e meccanico collaudato. Della dotazione di serie fanno parte il controllo elettronico della trazione e il sistema di accensione senza chiave Smart Key.
A tutta connettività
La principale innovazione della quinta generazione di Yamaha XMAX è riservata alla versione Tech MAX, che propone due display: uno superiore LCD da 3.2″, che visualizza le informazioni principali come tachimetro, livello del carburante e contachilometri; uno inferiore da 4.2″ TFT a colori, dedicato all’infotainment e comandato da un deviatore e due tasti sul blocchetto sinistro. Al display dell’infotainment è possibile collegare via Bluetooth uno smartphone e così accedere ad app come Yamaha MyRide e Garmin StreetCross: la prima raccoglie tutti i dati del viaggio, manutenzione e localizzazione del parcheggio; la seconda ha estese funzionalità di navigazione. L’interfaccia smartphone, poi, apre le porte a musica, notifiche, telefonate e previsioni meteorologiche. Lo stesso display a colori visualizza in alternativa il contagiri, il consumo medio e istantaneo, i limiti di velocità.
Due le proposte di colorazioni per il nuovo Yamaha Tech MAX: un bel verde scuro (Dark Petrol) con sezioni nere e ruote dorate (nelle foto); totalmente nero (Tech Black), con alternanza di zone lucide e opache. Sono tantissimi gli accessori dedicati, che possono essere raggruppati in tre pacchetti: Sport Pack, Urban Pack e Winter Pack.
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