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Triumph Tiger 800 Sport – prova – come è fatta e come va

Arriva la Triumph Tiger 800 Sport: ecco come va e come è fatta la nuova crossover sportiva di Hinckley

Lo scorso ottobre, Triumph ha acceso la curiosità degli appassionati con un post sui social che mostrava un serbatoio e la scritta “800”. Molti hanno immaginato l’arrivo di una nuova Daytona, ma invece è arrivata lei: la nuova Triumph Tiger 800 Sport.

Design e caratteristiche: non una semplice evoluzione

La Tiger 800 Sport è molto più di un’upgrade della Tiger 660 Sport. La Casa di Hinckley ha lavorato sodo per proporre un progetto davvero nuovo. Con un prezzo di 11.995 euro, questa moto entra in un segmento competitivo, sfidando modelli come Yamaha Tracer 9, BMW F900XR e KTM 890 SMT.

Il motore è un tre cilindri da 800 cc, ottenuto aumentando sia alesaggio che corsa rispetto alla 660. Il risultato? Una potenza di 115 CV e una coppia di 84 Nm a 8.500 giri. Ma il punto forte è la curva di coppia: Triumph ha ottimizzato la spinta ai bassi e medi regimi, garantendo una risposta pronta e fluida.

Ergonomia e comfort: pensata per viaggiare

La Triumph Tiger 800 Sport offre una posizione di guida comoda e versatile, ideale sia per lunghe percorrenze che per uno stile sportivo. La sella è ampia e ben imbottita, con una distanza sella-pedana che assicura comfort anche ai piloti più alti.

Ottima anche la protezione aerodinamica: il cupolino è regolabile con una mano, mentre i deflettori laterali riducono l’impatto del vento su busto e gambe. Durante il test sotto la pioggia, come ormai è tradizione qui su RED, la moto si è dimostrato in grado di proteggere bene pilota e passeggero.

Elettronica semplice ma completa

Tre le modalità di guida disponibili (Rain, Road e Sport), personalizzabili per adattarsi a ogni stile di guida. La piattaforma inerziale a sei assi gestisce ABS cornering e controllo di trazione, garantendo sicurezza in ogni condizione. Completa il pacchetto elettronico il cruise control di serie.

Ciclistica e sospensioni

La Tiger 800 Sport eredita il telaio in acciaio della 660, ma con quote riviste per garantire stabilità e precisione. Le sospensioni Showa, regolabili in compressione ed estensione, offrono un buon feeling sia sul bagnato che sull’asciutto.

I freni, con dischi da 310 mm e pinze radiali, assicurano una frenata potente e modulabile. Le Michelin Pilot Road 5 montate di serie si sono dimostrate ottime sul bagnato, ma potrebbero essere sostituite con pneumatici più sportivi per un uso aggressivo sull’asciutto.

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