fbpx

Il futuro secondo BMW

Idrogeno, celle a combustibile, ibrido plug-in e iniezione d’acqua in camera di combustione. La Casa tedesca mira ad abbattere consumi ed emissioni.

A volte ritornano! Dopo la Hydrogen 7 del 2006, BMW rispolvera l’idrogeno quale combustibile del futuro. Per farlo, si adegua al trend del momento che individua nelle celle a combustibile un must tecnico irrinunciabile.BMWSerie5GTidrogeno-003Come funzionano le celle a combustibile? La reazione chimica dovuta alla combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno all’interno delle pile produce energia elettrica che alimenta un motore a zero emissioni. Una tecnologia che, complice la partnership con Toyota, sta spingendo la Casa di Monaco a sviluppare un modello specifico, atteso nel 2020. Nel frattempo, i collaudi sono affidati a delle Serie 5 GT forti di 245 cv e dotate di due diversi serbatoi: tradizionale contenente gas a 700 bar, oppure più compatto e raffreddato, riempito con 7 kg a 350 bar, cui consegue un’autonomia di 500 km. Sistema d’alimentazione a idrogeno che, per la prima volta, viene dedicato anche a un avveniristico prototipo su base i8.BMWSerie2ActiveHybridPlugIn-001Non di solo idrogeno si vive. Oltre alle celle a combustibile, nel futuro BMW vi è – in modo sempre più massiccio – l’ibrido plug-in. Soluzione destinata, in special modo, alla monovolume Serie 2 Active Tourer che abbina il noto 3 cilindri 1.5 turbo a iniezione diretta di benzina da 136 cv a un’unità elettrica da 88 cv. Sin qui nulla di eclatante, se non fosse che il motore a combustione interna è collegato alle ruote anteriori mediante una trasmissione automatica a 6 rapporti, mentre il propulsore a zero emissioni agisce al retrotreno. Ne deriva la trazione integrale a gestione elettronica anziché meccanica. La logica di funzionamento è influenzata dal programma di marcia selezionato; optando per la modalità Save Battery è possibile gestire la ricarica della batteria sfruttando il motore elettrico come un generatore. L’autonomia a zero emissioni si attesta a 38 km, mentre la percorrenza media della vettura è di 50 km/l, a fronte di prestazioni di assoluto rilievo: scatta da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi!BMWSerie1WaterInjection-004Iniettare acqua in camera di combustione. Follia? Secondo BMW si tratta, piuttosto, dell’ultima frontiera per il contenimento dei consumi. Tale strategia porta infatti a una riduzione della temperatura nei cilindri (quantificabile in circa 25°C), a tutto vantaggio dell’efficienza e del rendimento termico. Candidata allo sviluppo è Serie 1 che, mossa dal citato 1.5 turbo da 136 cv, grazie alla nebulizzazione d’acqua nel collettore d’aspirazione può contare su di un calo dell’8% della richiesta di carburante a fronte di una crescita del 10% della potenza, oltre all’abbattimento degli ossidi d’azoto e alla possibilità d’innalzare da 9.5:1 a 11:1 il rapporto di compressione. E l’acqua? Viene recuperata la condensa del climatizzatore, raccolta in un apposito serbatoio. Geniale.

 

Articoli correlati
Prova BMW M5 G90 - Gioco di prestigio
Prova Mini Aceman - La giusta via di mezzo?
Prova Kia EV3 - Il SUV elettrico compatto che pensa in grande