fbpx

Prova Canyon Inflite 9.0 AL S

Bastano due gomme stradali da 28 mm e con la ciclocross di Canyon, oltre che nei boschi e su strade bianche, ci si trova a proprio agio anche in città. Con Shimano Ultegra 11v e freni a disco idraulici costa 1.699 euro. L’abbiamo provata sulle vie dell’Expo

La moda di oggi vuole che le si chiamino “gravel”, che in inglese significa ghiaia, ma il concetto è sempre quello: telaio robusto, geometria comoda, magari freni a disco e tanto spazio tra i foderi per far passare fango e ruote grasse.CanyonInflite201500006Terminologia a parte, in questi anni, accanto alla riscoperta del ciclocross, che resta una disciplina di nicchia – spesso incompresa sia dai bikers sia dagli stradisti – si è sviluppata una tendenza che predilige l’utilizzo della bicicletta in maniera trasversale.Un esempio? La Inflite della nostra prova: si può pedalare in città per gli spostamenti quotidiani; è performante in salita, ci si può sfrecciare sullo sterrato a 40 all’ora e, perché no, farci le vacanze d’estate con bagagli al seguito.LIVELa colorazione “velvet green-reflex” e la possibilità di montare portapacchi e parafanghi le danno un’aria urbana ma il suo DNA resta corsaiolo: la Inflite 2015 è la stessa bicicletta che abbiamo provato l’anno scorso in gara (leggi qui la prova).Il telaio in alluminio di ottima fattura è caratterizzato da un tubo obliquo di dimensioni molto generose, sterzo conico e foderi verticali dritti e sottili. Il solo telaio pesa 1.480 grammi (8.800 alla nostra bilancia il peso totale in taglia L) ed è abbinato a una forcella full carbon, che ha la particolarità di avere i forcellini rivolti in avanti per contrastare le forze frenanti generate dal disco anteriore (problema che non esiste con i pattini tradizionali che agiscono sul cerchio). Tra i foderi verticali e tra quelli della forcella, come detto, c’è molto più spazio rispetto a una bici da corsa tradizionale, per evitare il più possibile l’accumulo di fango e sporcizia che ridurrebbe la scorrevolezza delle ruote.CanyonInflite201500009Il tubo orizzontale della Inflite ha una peculiarità: è piatto nella zona di contatto e fusione con il tubo sella, non solo per questioni estetiche ma per avere un appoggio comodo sulla spalla quando si trasporta la bici, ad esempio per superare le barriere e le scalinate tipiche delle gare di ciclocross.Una differenza importante con la bici del 2014 c’è ed è l’impianto frenante. Ci sono sempre i dischi da 160 mm di diametro ma ora che la tecnologia Shimano si è evoluta sono comandati da un sistema idraulico e non più a cavo.CanyonInflite201500010La Inflite 9.0 AL è disponibile in due versioni: quella specifica per il ciclocross con pneumatici Schwalbe Rocket da 35 mm, guarnitura 46/36 e cassetta pignoni 11/32; e la versione S, quella della prova, meno vincolata all’utilizzo offroad, con pneumatici stradali da 28 mm, guarnitura 52/36 e cassetta 11/28. Il prezzo di entrambe è lo stesso del modello 2014: 1.699 euro.RIDEDove si può testare una bici del genere? Appena estratta dalla scatolone – come tutte le bici marchiate Canyon si può acquistare solo su Internet e viene spedita a casa con tanto di attrezzi e manuali vari – mi viene l’idea: è tempo di Expo e a Milano si sbandierano i temi della mobilità dolce e della riscoperta delle vie d’acqua lombarde.CanyonInflite201500011Perché dunque non partire dal centro città per poi divagare nella cintura dei parchi e dei boschi di periferia, percorrendo le alzaie di fiumi e canali dell’Alto Milanese che circondano l’area dell’Esposizione? Montato in sella, riaffiorano le sensazioni della prova del modello 2014: le buone ruote DT R23 Spline e la scatola del movimento centrale di grosse dimensioni con movimento di tipo Press Fit conferiscono alla Inflite parecchia reattività, oltre che una pedalata continua e rotonda.CanyonInflite201500004Il fondo stradale del nostro tragitto verso l’Expo è molto vario: dal pavé del centro si arriva alla ciclabile in cemento lungo il Naviglio Grande, poi alla terra battuta del Parco delle Cave fino ai single track bucati e viscidi del Parco dei Fontanili. Difficile dire quale sia il terreno ideale della Inflite S e quale la caratteristica che spicca maggiormente. Di sicuro è apprezzabile il mix di comfort, precisione di guida e stabilità.Su asfalto la tenuta in piega degli Swhalbe da 28 mm non è in mai in discussione e nemmeno la capacità di smorzare le vibrazioni di pavè e asperità cittadine. Su sterrato sono senz’altro più idonee le coperture da 35 mm con i tassellini ma la solidità e la robustezza del telaio – se si hanno gambe allenate – permettono di affrontare a 40 all’ora i fondi più sconnessi.CanyonInflite201500023Il gruppo Shimano Ultegra 11v? Una certezza, garanzia di affidabilità e precisione, come ci ha confermato Paola Gianotti, che ha utilizzato il precedente 10v per il suo giro del mondo; ottima la cambiata, con la catena che sia sui pignoni sia sulle corone non ha mai un intoppo.I freni a disco ci avevano già convinto sul modello 2014 perché sono ben modulabili e, a differenza dei pattini dei sistemi tradizionali, non perdono mai vigore, nemmeno quando vengono a contatto con fango o acqua. Il sistema idraulico della versione 2015 amplifica ancora di più queste sensazioni, anche nella frenata su asfalto.CanyonInflite201500019Giunto nei pressi dell’Expo alle fine delle peregrinazioni in sella alla Inflite, osservo che il colore dominante dell’area è ancora l’arancione, quello delle reti di protezione tipiche dei cantieri; mi chiedo se il primo maggio, data prevista per l’inaugurazione, l’Esposizione riuscirà ad aprire i battenti. Tra un mese lo sapremo. Intanto la bicicletta per raggiungerla l’abbiamo trovata. 

 

Articoli correlati
Insta360 Ace Pro 2, potenziata dall'AI
DJI Osmo Action 5 Pro, l'action cam "professionale"
Mercato bici: il 2025 sarà l'anno della rinascita