Torna la sigla SV (Superveloce), che da tradizione mette la furia in corpo al Toro Lamborghini. A beneficiarne, questa volta, è la già rabbiosa Aventador LP 700-4.La supercar di Sant’Agata Bolognese evolve nella versione estrema LP 750-4 SV e vede il noto V12 6.5 aspirato passare da 700 a 750 cv e sprigionare 690 Nm di coppia grazie all’ottimizzazione del sistema d’aspirazione, dei variatori di fase e del sistema di scarico, arrivando a toccare lo stratosferico regime di 8.500 giri/min. Il V12 lavora in abbinamento alla consueta trazione integrale permanente con giunto Haldex, al cambio robotizzato a 7 rapporti e ai differenziali autobloccante posteriore e a controllo elettronico anteriore.Certosina la cura dimagrante: il peso complessivo della vettura passa da 1.575 a 1.525 kg, cui consegue un rapporto peso/potenza di 2,03 kg/cv anziché gli originari 2,25 kg/cv. Valori stratosferici che portano in dote uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi contro i 2,9 secondi di LP 700-4 e un passaggio da 0 a 200 km/h in 8,6 secondi, toccando una velocità massima di 350 km/h. La riduzione delle masse è affidata alla realizzazione integralmente in carbonio dei pannelli porta, dei sedili a guscio, delle appendici aerodinamiche – che portano in dote un carico verticale superiore del 170% rispetto alla citata LP 700-4 – e, da tradizione, della monoscocca, mentre l’abitacolo viene spogliato di ogni orpello, tanto dal lasciare parte del telaio a vista. Ricercati i rivestimenti di padiglione e plancia che sfruttano la guaina Carbon Skin, derivata dal CFRP (poliuretano termoplastico misto a fibra di carbonio) così da risultare resistente e al tempo stesso morbida al tatto.Dulcis in fundo, Aventador LP750-4 Superveloce beneficia di sospensioni magnetoreologiche – l’influenza Audi si fa sentire –, freni carboceramici e alettone posteriore a inclinazione variabile su 3 posizioni. Disponibile – al momento – esclusivamente in configurazione coupé, costa una bazzecola: 327.200 euro.