Volkswagen procede a grandi passi verso l’obiettivo della guida autonoma. Dal 2019, i modelli della Casa di Wolfsburg potranno contare sulla tecnologia V2X, vale a dire sulla connettività tra veicoli e infrastrutture. Un upgrade nel segno dell’hi-tech, degno della massima considerazione in quanto imprescindibile per il rafforzamento della sicurezza e il debutto delle prime vetture prive di conducente.Sconfiggere il trafficoLa comunicazione V2X (vehicle-to-everything) prevede lo scambio di dati tra le infrastrutture e le auto in pochi millisecondi e in un raggio di almeno 500 metri. Basata sullo standard di connettività pWLAN (public WLAN), favorisce la condivisione di molteplici allerte, spaziando dalle complicazioni meteo agli incidenti, dai lavori stradali ai guasti lungo la rete. L’introduzione del nuovo sistema di comunicazione all’interno della gamma Volkswagen sarà graduale e in funzione dei modelli, a partire dalle informazioni sulle condizioni del traffico, così da agevolare la fluidità della circolazione. Ad esempio sfruttando l’onda verde semaforica o escludendo automaticamente dalla pianificazione del navigatore le aree a forte congestionamento.Nel 2025 le prime auto autonome di Livello 4Analogamente ad altri costruttori di primo piano, la Volkswagen mira, entro il 2025, a introdurre i primi veicoli con un livello di autonomia 4 – in una scala da 0 a 5 – quindi caratterizzati dalla gestione senza apporto umano dell’acceleratore, dei freni e del volante, oltre che dal monitoraggio del traffico e dall’adattamento al flusso veicolare. Un orizzonte per nulla remoto, specie considerando che la nuova ammiraglia del Gruppo tedesco, vale a dire l’Audi A8, ha già raggiunto il Livello 3. Entro una decina d’anni, pertanto, le auto saranno in grado di amministrarsi al 100% – fatta salva la possibilità del conducente di riprendere il controllo – rapportandosi agli altri veicoli, rispettando i semafori, gli incroci, le precedenze, i pedoni, i ciclisti e i mezzi pubblici. Mancano pochi anni alla rivoluzione.