“Il Centro Prove di Nardò con la sua pista ad alta velocità e il circuito di handling rappresenta il complemento ideale dei nostri impianti a Weissach. Con lo sviluppo dell’azienda a Nardò come parte del programma Strategy 2018, Porsche dimostrerà di essere un affidabile datore di lavoro e partner anche per la Regione Puglia”: le parole di Matthias Mueller, Presidente e Amministratore Delegato di Porsche AG, sono misurate come si addice a un top manager di rango, e suonano come un capitolo chiuso per il tricolore nel Salento, almeno in campo automobilistico e motociclistico.Realizzato nel 1975 per mano della Fiat, cresciuto nel tempo per qualità e fama, Nardò Technical Center (che fa capo alla torinese Prototipo Test.Ing), è stato ceduto a Porsche da Centrobanca, la banca d’investimento in area corporate del gruppo Ubi Banca, che ne detiene i capitali dal 2003. Le parti non hanno comunicato l’importo della transazione.Porsche AG non si troverà “solo” un centro prove all’avanguardia – sono molte le Case che lo utilizzano per test di durata – ma una vera e propria cittadella che dà occupazione a più di 100 persone. La struttura di Nardò si estende su un’area di circa 700 ettari e comprende oltre 75 chilometri di piste di varia natura.Tra gli impianti più famosi, l’anello circolare della lunghezza di 12,5 chilometri e la pista di handling di 6,2 chilometri, costruita nel 2008. Il futuro di Nardò in orbita Porsche? Potrebbe essere a uso esclusivo della Casa di Stoccarda o affittata (come sembra probabile) da quest’ultima a chi se ne voglia avvalere: in ordine sparso, alle varie Audi, Lamborghini, Volkswagen, Mercedes, BMW, Aston Martin, Jaguar e Land Rover. Non resta che aspettare. E consolarsi con quella globalizzazione che giocoforza fagocita e tiene a galla chi ne è parte integrante.