È vicina alla produzione di serie quanto Checco Zalone alla conquista dell’Oscar. La nuova RN30, derivata dalla più recente generazione della media i30, anticipa – di molto – il debutto della prima sportiva nata sotto l’egida della divisione sportiva Hyundai N. Una vettura che sarà chiamata a un’impresa da nulla: sfidare un “mostro sacro” quale la Volkswagen Golf GTI.
RN30 è un manifesto tecnologico di quanto possano realizzare i tecnici coreani. Un’auto da corsa raffinata, forte di carreggiate ampliate di 30 mm rispetto al modello base e di un assetto rasoterra, più basso di 84 mm se paragonato allo standard. Ai cerchi in lega da 19 pollici e alle vistose appendici aerodinamiche si accompagna lo scarico a singola uscita centrale ovale, rivestito in ceramica. Soluzione, quest’ultima, dal sapore terribilmente racing, al pari dell’enorme alettone a incidenza fissa, garante di notevoli valori di deportanza.
Perla dentro la conchiglia è il nuovo 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina, accreditato di 380 cv complice l’adozione di una turbina dalle generose dimensioni. Una caratteristica che lascia presagire come la vettura di serie, attesa al debutto nel corso del 2017, possa contare – come minimo – su di uno step da 300 cv del quattro cilindri. Ulteriore chicca tecnica, il contenimento delle masse è affidato a un innovativo materiale plastico, sviluppato in partnership con Basf in sostituzione dell’esotica, ma tutt’altro che rivoluzionaria, fibra di carbonio. Una scelta che potrebbe consentire di abbinare la leggerezza a un prezzo d’acquisto decisamente aggressivo. Più classica la trasmissione, si tratta infatti di un’unità a doppia frizione cui si accompagna un differenziale centrale elettronico.
Quattro ruote motrici. Chi l’avrebbe mai detto? Una caratteristica che riporta alla mente la i20 WRC attualmente impegnata nel Mondiale Rally e che induce a sognare: la prima vettura della divisione sportiva Hyundai N sarà una rally replica?