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Lexus UX: dal passato al futuro

La concept nipponica anticipa una SUV a tre porte dal design aggressivo, ispirata concettualmente alla prima generazione a passo corto della Toyota Rav4. A soluzioni avveniristiche in abitacolo si affianca un powertrain ibrido.

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Così Toyota, dopo aver contribuito negli Anni ’90 a definire i contorni della allora nascente categoria delle crossover, immettendo sul mercato la versione a passo corto della prima generazione di Rav4 – destinata a un notevole successo commerciale – mira ora a rinverdire i fasti di un tempo che fu presentando la concept UX, a marchio Lexus, caratterizzata da una inusuale carrozzeria a tre porte.Progettata dal Centro europeo di design ED2, la UX di Lexus – brand di lusso del Gruppo Toyota – farà della connettività e della multimedialità i propri cavalli di battaglia, come suggerito dall’adozione di una coppia di telecamere in sostituzione dei tradizionali retrovisori laterali e dall’abitacolo futuristico dove alla strumentazione digitale si accompagnano non semplici touchscreen, bensì proiettori in grado di visualizzare le informazioni desiderate lungo qualsiasi superficie della plancia.LexusUX-003Pur futuristica nelle soluzioni in abitacolo, la UX, che anticipa una crossover a tre porte, non tradisce il family feeling Lexus caratterizzato da linee decise, tagli marcati e, nel complesso, da un aspetto molto aggressivo, in linea con quanto sinora mostrato dalle “sorelle maggiori” NX e RX. Quanto alla tecnica, non sono state fornite informazioni di dettaglio, ma è logico immaginare che la show car nipponica adotti un powertrain ibrido – come tradizione, almeno in Italia, per il marchio giapponese – forte dell’abbinamento di un 4 cilindri benzina di 2,5 litri a un’unità elettrica. Una soluzione peraltro già dedicata ad alcuni modelli in gamma, più precisamente alla berlina GS 300h, alla coupé RC e alla citata NX, negli step di potenza da 197 o 223 cv.

 

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