Ducati – 90th Anniversary The Official Videogame, spin-off di RIDE sviluppato da Milestone, è un’ode virtuale alla Red Passion, che celebra quasi un secolo di leggenda con un titolo incentrato interamente sui bicilindrici di Borgo Panigale. Il gioco consente di salire in sella e domare 39 rosse (29 inedite e 10 già presenti in RIDE), divise in 7 ere, dagli anni ’50 fino ad oggi. Ci sono tutte (o quasi) le Ducati che hanno fatto la storia, dalla 125 Desmo del 1958 alla GP15 di Dovizioso, passando per Monster S4RS Tricolore, 848, 1199 Panigale Superleggera, Pantah 500 del 1970, 750 F1 (1980) e molte altre ancora.La modalità principale è il Tour storico, che ricalca a grandi linee il World Tour di RIDE e propone eventi suddivisi in epoche storiche, con tanto di gare, campionati, prove a tempo, track day e testa a testa. Si incomincia naturalmente dalle docili 125cc degli anni ’50 e, decennio dopo decennio, arrivare a domare prototipi (con una sezione a sé stante, denominata “The Great Victories” e le Ducati più iconiche e moderne. La progressione non prevede un sistema di crediti in-game per acquistare nuovi modelli, ma esige il piazzamento sul podio per sbloccare nuove categorie di moto e i relativi eventi.Tutti i modelli sono riprodotti al meglio, l’appassionato potrà bearsi di ogni caratteristico dettaglio sia in pista che nel Museo Ducati, ovvero uno showroom virtuale (introdotto per la prima volta in un videogioco e accessibile dal menu principale) che ripercorre la storia del marchio, offrendo cenni storici di ciascun modello, dettagliate schede tecniche e curiosità che hanno reso celebre ogni motocicletta.Il roster dei tracciati, purtroppo, non è ampio quanto avremmo voluto (tra l’altro, 12 delle 13 location sono riprese da RIDE): 5 tracciati country (Parco dello Stelvio, Templi di Kanto, Sierra Nevada, Riviera Francese e Galles del Nord) e 8 circuiti ufficiali fedelmente riprodotti (Imola, Potrero de Los Funes, Alméria, Road America, Magny Cours, Donington, Sugo e Misano World Circuit – Marco Simoncelli, l’autodromo più caro ai fan di Ducati).A differenza di RIDE, non è possibile personalizzare il look pilota (tuta, casco e altri accessori cambiano automaticamente in base alla moto selezionata), ma solo lo stile di guida, potendo scegliere la posizione in sella e in piega, oltre a tutti i comportamenti aggiuntivi, come il piede di appoggio, la larghezza del gomito esterno o interno, l’inclinazione della testa, l’elevazione del busto, l’angolo del ginocchio, l’arretramento/avanzamento sulla sella e altri parametri.Controller alla mano, Ducati – 90th Anniversary The Official Videogame si guida che è un vero piacere. Semplice, immediato e accessibile sin da subito, perfettamente a suo agio con i principianti e anche appagante per i piloti/giocatori più esperti. Le differenze tra le varie Ducati (e, soprattutto, tra le Ducati appartenenti a periodi storici differenti) sono rese in maniera convincente, e la resa complessiva è senz’altro efficace. Il modello fisico e dinamico del gioco – lungi dal voler puntare alla simulazione pura – è perfettamente calibrato per dispensare adrenalina digitale, senza alcun cenno di frustrazione. In altre parole, anche Ducati – 90th Anniversary The Official Videogame raggiunge un perfetto equilibrio tra plausibilità e divertimento immediato.Tecnicamente, il gioco sfoggia lo stesso motore grafico già utilizzato da Milestone per RIDE, con qualche sensibile miglioramento per quel che riguarda l’illuminazione, dettagli a bordo pista e qualità generale delle texture. La versione muscolosa tra le tre disponibili è senz’altro quella per PC, ma il gioco sfreccia in maniera fluida anche su PlayStation 4 e Xbox One.Il prezzo budget (19,99 euro) giustifica l’esiguo numero di contenuti, ma è chiaro che Ducati – 90th Anniversary The Official Videogame sia rivolto espressamente agli appassionati del marchio di Borgo Panigale, per i quali il nuovo racing game di Milestone sarà un’irresistibile chiamata alle armi. Armi rosse, bicilindriche, con distribuzione desmodromica e quel tipico sound che da quasi un secolo fa battere il cuore.