Ha fatto strada. Tanta strada. Nata “povera” nel 2010, in breve tempo è divenuta un fenomeno di mercato e di costume. Nonostante il successo non ha potuto elevare il proprio status sociale. Troppi compromessi la tenevano ancorata al mondo low cost. Non era possibile disporre di un navigatore satellitare integrato. Non era previsto l’indicatore della temperatura esterna. I sensori di parcheggio non rientravano nemmeno tra gli optional. La plancia era tanto semplice da apparire austera. Costringeva a rinunciare ad accessori appannaggio della maggioranza delle rivali. Era e restava umile. Sino al recente restyling che l’ha proiettata in una nuova dimensione. Se di low cost ancora si può parlare, è questione solamente di prezzo. Immagine, dotazioni e motorizzazioni sono migliorate. Nettamente. Tanto da sfidare le rivali senza complessi d’inferiorità. L’ESP è di serie, plancia e quadro strumenti hanno un layout più moderno, il sistema di navigazione satellitare integrato è realtà così come i sensori posteriori, il cruise control e l’indicatore della temperatura esterna. Ciò che non cambia è il comportamento su asfalto, rilassato e votato al comfort, cui si abbina un’insospettabile efficacia fuoristrada favorita dalla I molto corta – quasi una ridotta –, dalla generosa escursione delle sospensioni, dalle 4WD corredate di blocco del differenziale centrale, da angoli di attacco, dosso e uscita abbastanza generosi e da un peso contenuto in 1.368 kg. Oltre che da una robustezza meccanica invidiabile, cui contribuisce il collaudato 4 cilindri 1.5 td common rail di derivazione Renault, accreditato di 109 cv e 240 Nm (24,5 kgm) di coppia in abbinamento al cambio manuale a 6 marce, unica trasmissione disponibile. Unità che promette uno scatto da 0 a 100 km/h in 12,9 secondi – tempo solo discreto – a fronte di una percorrenza media di 19,2 km/l.