La richiesta di motori di piccola e media cilindrata sempre più efficienti sta indirizzando lo sviluppo: Honda ha progettato in esclusiva per l’Europa un quattro cilindri in linea dai bassi consumi e dalle emissioni ridottissime, dichiarate in 94 grammi per chilometro. La potenza è di 120 cv a 4000 giri, la coppia di 300 Nm a 2000 giri soltanto. Sarà montato sulla Civic e successivamente sul nuovo CR-V, entrambe costruite, come del resto il motore, a Swindon, nel Regno Unito.
“Questo è un nuovo approccio, a partire da zero” ha dichiarato Tetsuya Miyake, Project Leader per il motore 1.6 litri i-DTEC. “Per noi non c’erano punti di riferimento, perché tali obiettivi avrebbero rappresentato livelli troppo bassi. Eravamo decisi a stabilire un nostro punto di riferimento interno, che i nostri concorrenti dovranno raggiungere”.
“Il nostro scopo è di migliorare piccoli dettagli che, insieme, facciano una grande differenza”: le parole di Suehiro Hasshi, Large Project Leader per i modelli Civic in Europa, introducono il concetto alla base di Honda Earth Dreams Technology, il programma di cui questo motore costituisce il primo prodotto dedicato all’Europa.
Il diesel più leggero della categoria è realizzato in alluminio, sia per quanto riguarda la testata sia per il monoblocco aperto; pesa 47 kg meno rispetto al 2.2 litri i-DTEC. La riprogettazione dei componenti ha permesso di risparmiare chili, ad esempio attraverso accorgimenti come la riduzione dello spessore delle pareti del cilindri da 9 mm a 8 mm. Anche pistoni e bielle sono stati alleggeriti.
Tra gli obiettivi di progetto c’è il drastico abbattimento degli attriti, che su questo motore sono a livelli equivalenti a un motore a benzina. Il risultato è che a 1.500 giri l’attrito è del 40% inferiore rispetto al 2.2 litri i-DTEC. Queste scelte tecniche riducono le emissioni, permettono di risparmiare carburante e migliorano la risposta del motore, rendendo l’auto più divertente da guidare. Il turbocompressore Garrett sfrutta una turbina a geometria variabile, con velocità di rotazione controllata in modo da ridurre il ritardo nella risposta. Infine l’iniezione elettronica Bosch, che lavora a 1800 bar di pressione, garantisce l’ideale polverizzazione del carburante.