Debutta, finalmente, al Salone di Detroit la Hyundai Veloster Turbo, versione “pepatissima” della coupé coreana. Esteticamente mantiene la linea già aggressiva della versione standard, aggiungendo qua e là qualche dettaglio sportivo. A partire dai cerchi in lega extralarge (rigorosamente equipaggiati con pneumatici a spalla bassa) e dal terminale di scarico sdopppiato (centrale) e vitaminizzato, che lascia presagire un sound di tutto rispetto. Cambiano anche la mascherina frontale e i fascioni paraurti; arrivano nuove appendici aerodinamiche pronte a sottolineare l’animo sportivo della Veloster Turbo. Stesso discorso per gli interni, con sedili sportivi e logo identificativo nell’abitacolo.Le notizie più succulente, però, riguardano il cuore della Hyundai Veloster Turbo. Sotto al cofano, infatti, si trova un 1.6 benzina (quattro cilindri in linea) con turbocompressore twin-scroll e iniezione diretta, capace di ben 204 cavalli a 6.000 giri al minuto (o 150 kW, esattamente quelli che in Germania permettono di non dissanguarsi con l’assicurazione) e di una coppia massima pari a 265 Nm già a partire da 1.750 giri al minuto. Il peso complessivo, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe essere vicino ai 1.270 kg. La trazione della nuova Hyundai Veloster Turbo sarà rigorosamente anteriore, mentre il cambio verrà proposto in due varianti: manuale a sei marce oppure automatico sequenziale (ipotizziamo con paddle al volante) sempre a sei rapporti. Sempre in attesa che, come dichiarato da Hyundai, il primo doppia frizione prodotto dalla casa coreana debutti sulla Veloster.