“Una supersportiva Aprilia con le sospensioni semiattive la vedrete solo quando questa soluzione avrà dimostrato, cronometro alla mano, di essere superiore a quella delle sospensioni tradizionali”. Questo hanno sostenuto per lungo tempo gli ingegneri di Noale. Ebbene, quel momento è evidentemente arrivato. Sulla RSV4 1100 Factory 2020, infatti, arrivano le sospensioni Ohlins Smart EC 2.0, messe a punto, ovviamente sulle specifiche esigenze di questa moto, da un team congiunto di ingegneri delle due aziende.
Mezzo secondo può bastare
Aprilia non ha lesinato dettagli. Il miglioramento cronometrico è di mezzo secondo, in media, su circuiti come Imola e Mugello. Non parliamo “solo” di giro secco: molta importanza è stata data anche al parere dei tester sul feeling di questa soluzione. Anche in questo campo, il giudizio soggettivo ha decretato che il fatidico momento di cui sopra fosse giunto.
Cambiamenti profondi
Le Ohlins di ultima generazione, infatti, non cambiano solo per l’implementazione del modulo di controllo, ma anche per l’idraulica. Tornando invece alla parte software, la centralina delle Öhlins Smart EC 2.0 dispone dei dati di tutti i sistemi elettronici presenti sulla moto. Questo le consente di riconoscere ogni fase della guida, adattando di conseguenza la taratura dell’idraulica di forcella, ammortizzatore e ammortizzatore di sterzo. Per quello che riguarda l’interfaccia, la gestione si effettua mediante i comandi OBTi e gli interventi sono visibili sulla strumentazione TFT da 4,3 pollici.
Secondo i propri gusti
Ovviamente, Ohlins e Aprilia hanno lasciato larghi margini di personalizzazione al pilota. Di base sono previste 3 mappe: A1, A2 e A3. La prima è pensata per l’utilizzo di pneumatici slick su piste con superfici molto regolari. A2 è per l’utilizzo di pneumatici in mescola e per circuiti dall’asfalto più sconnesso. A3, infine, è dedicata alla strada. C’è poi la modalità manuale, la quale a sua volta offre 3 mappe: M1, M2 e M3. In questo caso le tarature sono ovviamente differenti una dall’altra, ma senza l’assistenza semiattiva. In pratica, le sospensioni lavorano come se fossero di tipo meccanico. In tutti i casi, il pilota è libero, all’interno di ognuna delle tre logiche, di personalizzare la taratura in base ai propri gusti.
Tutto come prima
Rimane invariata, la RSV4, nei seguenti aspetti: possibilità di regolazione della posizione del motore nel telaio, dell’inclinazione del cannotto di sterzo, del pivot del forcellone e dell’altezza del retrotreno. Immutati anche l’impianto frenante e il motore V4 da 217 cv e 122 Nm di coppia a 11.000 giri.
Le modifiche “minori”
Per il resto, la RSV4 1100 Factory presenta una nuova grafica “Atomico Racer”, estende l’utilizzo della fibra di carbonio e aggiungendo le livree tricolori utilizzate sulle RS-GP di MotoGP. Quanto all’Aprilia RSV4 RR (201 cv), le varianti cromatiche disponibili sono due, su base nera o grigia, con cerchi rossi.