LIVE Che mercato florido quello delle maxi enduro! Nate come repliche delle rombanti moto da Parigi-Dakar, oggi le maxi enduro sono capaci di grandi cose: si arrampicano su dune desertiche, piegano su asfalto fino a consumare le pedane e frenano come sportive. Anche nei lunghi viaggi autostradali se la cavano alla grande. Ma attenzione: chi le tiene ancorate all’asfalto sono pur sempre un paio di pneumatici, a cui dobbiamo grip, prestazioni, sicurezza. Nel caso di prodotti destinati alle maxi enduro conciliare queste caratteristiche non è semplice. A queste esigenze cercano di rispondere i nuovi Bridgestone Battlax Adventure A41, pneumatici inediti pensati soprattutto per le endurone di media e grossa cilindrata.Obiettivi ambiziosiI nuovi Bridgestone Battlax Adventure A41 sostituiscono gli A40, promettendo miglioramenti su più fronti: dal grip sul bagnato a quello sull’asciutto, passando da stabilità sul veloce e feeling trasmesso al pilota, anche ad angoli di piega elevati e su ruote da 21”, tornate alla ribalta. Obiettivi ambiziosi, che si racchiudono nell’intenzione di diventare il riferimento di un settore (qui la nostra comparativa pneumatici “adventure”, tra cui il precedente Bridgestone Battlax Adventure A40).Interventi pesantiIn Bridgestone sono intervenuti su parecchi fronti, a partire dalla carcassa, che i tecnici dichiarano ottimizzata per aumentare l’impronta a terra del 5%. Significa che è più morbida, ma non per questo meno stabile: la nuova tecnologia MSB (MonoSpiral Belt construction) prevede una cintura in cavi d’acciaio invece dei classici in kevlar, così da compensare la rigidità persa con la carcassa più leggera. È nuova la mescola, 3LC (bimescola) con struttura Cap & Base: significa che la mescola più morbida, nella zona delle spalle, poggia in realtà su quella più rigida, ad assicurare una base solida.Non è tutto: il Bridgestone Battlax Adventure A41 porta in dote un nuovo disegno degli intagli. In particolare il rapporto vuoti-pieni nella zona delle spalle aumenta, mentre diminuisce nella zona centrale. Così il blocco centrale assicura più stabilità laterale (perché c’è più impronta), mentre le scanalature aumentate migliorano il drenaggio dell’acqua (+9% di aderenza sul bagnato). Infine è nuovo il profilo, studiato per avere una discesa in piega più omogenea. Tutto quanto appena descritto è ottenuto (almeno, secondo le dichiarazioni) senza compromettere l’ottima resa chilometrica del precedente A40.MisureUltime novità: il Bridgestone Battlax Adventure A41 può essere utilizzato anche con camere d’aria (sull’A40 non era possibile) ed è disponibile in svariate misure, 7 anteriori e ben 9 posteriori. Una lista molto completa, che volendo copre anche le sport-tourer con cerchi da 17”. Ecco la gamma completa:Anteriore:90/90 V 21 M/C100/90 – 19 M/C110/80 R 19 M/C120/70 ZR 17 M/C120/70 R 19 M/C120/70 ZR 19 M/C110/80 R 18 M/CPosteriore:130/80 R 17 M/C140/80 R 17 M/C150/70 R 17 M/C150/70 ZR 18 M/C160/60 ZR 17 M/C170/60 R 17 M/C170/60 ZR 17 M/C180/55 ZR 17 M/C190/55 ZR 17 M/C RIDE Il test del Bridgestone Battlax Adventure A41 prevede una cinquantina di chilometri di fuoristrada (leggero) e circa 200 km in strada. Tra le tante moto a disposizione, la scelta ricade su quella più in forma: è la KTM 1290 Super Adventure R, che sfrutta un poderoso bicilindrico da 1.301 cc, tutto coppia e potenza (140 Nm e 160 cv). L’idea è vedere come se la cava il nuovo arrivato Bridgestone a gestire simili potenze.Sì, sterratoTempo pochi minuti e l’asfalto finisce. Uno sterminato rettilineo sterrato si apre di fronte alla KTM, che prova a scaricare a terra tutti i suoi cavalli. Senza riuscirci, chiaramente: il Bridgestone Battlax Adventure A41 fa quello che può (molto) per contenere quest’esuberanza, ma la Kappa scappa di traverso. Però lo fa avvisando prima il pilota, che percepisce esattamente cosa sta accadendo sotto le ruote. Merito con certezza della sua carcassa, che trasmette tante informazioni utili. Il grip garantito non è certo da tassellato puro ma permette di muoversi con disinvoltura anche su sterrati piuttosto rovinati e senza sentirsi fuori luogo.Provando ad azzardare una percentuale sul suo utilizzo ideale, non si andrebbe lontano dalla verità con 80% strada/20% offroad (soft), ma il fatto interessante è che il Bridgestone Battlax Adventure A41 si comporta molto bene in quel 20%.Pieghe a non finireLa terra finisce, ritorna l’asfalto. Nei primi chilometri è piuttosto levigato e caratterizzato da quei riflessi lucidi che tanto spaventano il motociclista. Con i Bridgestone Battlax Adventure A41 non c’è da preoccuparsi troppo: anche in queste condizioni (e con il 21” anteriore) il grip è sempre di ottimo livello. È una gomma che “parla” tanto al pilota, ancora di più quando si guida su asfalto, con il risultato che chi guida è sempre avvisato con largo anticipo di eventuali perdite di aderenza. Il grip è degno di nota: nonostante le bordate di coppia del V2 austriaco, il Traction Control interviene di rado e l’ABS è così disoccupato da andare a chiedere il reddito di cittadinanza. Dove l’A41 lascia un po’ perplessi è nei curvoni veloci affrontati ad elevati angoli di piega. In queste condizioni l’anteriore diventa vago e viene meno anche parte di quella capacità comunicativa. Ma stiamo andando veloci e abbiamo una ruota anteriore da 21 pollici.S come SuperOk, molliamo la R. Dopo la scritta Super Adventure ora compare una S. Significa ruote da 120/70-19” e 170/60-17” (sulla R 90/90-21” e 150/70-18”), quindi ben più adatte all’utilizzo stradale. Ed è tutto un altro andare: la stabilità dell’avantreno a centro curva (momento in cui si è solitamente più piegati) è quasi da moto sportiva, come pure il feeling offerto. La discesa in curva è lineare e omogenea, dall’inizio alla fine della piega, e pizzicando il freno anteriore in ingresso non si ha eccessivo effetto standup. Nei trasferimenti autostradali il Bridgestone Battlax Adventure A41 è anche piuttosto silenzioso, il che non guasta.Brava BridgestoneCompleto e soddisfacente in diversi settori, il Bridgestone Battlax Adventure A41 centra gli obiettivi dei progettisti, almeno sull’asciutto. Ora non rimane che metterlo alla prova a confronto con la diretta concorrenza.