Allestire una mostra rappresenta di per sé una bella sfida. Sono molti gli aspetti da valutare per creare un percorso espositivo capace di sorprendere, che inviti il visitatore a soffermarsi e a trovare spunti di arricchimento. E quale taglio dare? In base a quali criteri effettuare la selezione del materiale? Se poi l’argomento da trattare è la bicicletta, mezzo di trasporto a impatto zero, oggetto di design e protagonista di imprese sportive, la questione si fa più impegnativa.Sono 15, fatte a mano La sfida che ha accettato Paolo Manfredi, curatore della mostra The Bicycle Renaissance, in calendario alla Triennale di Milano fino al 2 aprile, è andata a segno legando a doppio filo l’evoluzione della due ruote a pedali attraverso l’artigianalità di ciascuna delle quindici aziende rappresentate. Da quelle più piccole a quelle di dimensioni maggiori tutte raccontano il lavoro di famosi telaisti italiani come Bertoletti, Cinelli, Passoni, Pedemonte e Pegoretti che si sono saputi distinguere per il “saper fare”, il design e la tecnologia. Ecco una selezione delle bici presenti: Uno sguardo al futuro A chiudere idealmente la rassegna abbiamo scelto un modello che porta in dote velocità, performance, guidabilità e comfort. Si chiama LevrieroTT, esemplare votato a time trial e Triathlon realizzato con insospettabili tubi in acciaio con saldature saldo brasate a mano in ottone. Progettata da Romolo Stanco di T° RED la LevrieroTT prende forma dallo studio dei materiali, dalla penetrazione aerodinamica e dalla risposta alle sollecitazioni. Alla mostra è esposto anche DonChischiotte, il copridisco universale in carbonio brevettato da TOOT Lab.Per visitare The Bicycle Renaissance c’è tempo fino al 2 aprile, da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20.30, con ingresso libero. Dopo l’esposizione in Triennale la mostra si trasferirà a Tel Aviv in occasione della partenza del Giro d’Italia, in qualità di ambasciatrice del Made in Italy.