BMW R 80 G/S, LA CAPOSTIPITE – 1980
Prima di lei, le monocilindriche. Poi, nel 1980, qualcuno a Monaco pensò che mettere un motore boxer su una moto con sospensioni lunghe e ruote tassellate poteva essere una buona idea. L’intuizione fu geniale, perché la G/S (acronimo di Gelande/Strasse off/on road) è diventata una pietra miliare della gamma BMW, un vero punto di riferimento per chi cercava una moto per viaggiare ovunque e in qualunque condizione. La 800 è ancora oggi ambitissima dagli appassionati, tanto che sul mercato dell’usato è davvero difficile trovarne una, se non pagandola molto cara.
LE PIACE SPORCARSI
La G/S era potente, veloce, ma anche molto maneggevole, efficace su strada e, incredibilmente, anche nel fuoristrada, mostrando “misure” perfette per la guida in piedi tipica dell’off road. Tra le sue peculiarità l’insensibilità ai carichi più gravosi che la rende perfetta compagna di viaggio, la robustezza e la semplicità meccanica, almeno fino a che il motore è stato il boxer a due valvole.
SEMPRE PIÙ GROSSA
Se la 800 (200 kg per 50 cv) diede scandalo per le dimensioni che, all’epoca, parevano esagerate, oggi al massimo fa sorridere. Bassa e piccina soprattutto in confronto alla monumentale Adventure 1250, moto che porta ai massimi livelli l’opulenza di queste maxi enduro.
REGINA DEL DESERTO
Anno dopo anno la GS si è aggiornata restando fedele alle sue linee guida. Una moto dedicata al turismo realmente a 360 gradi, pressoché inarrestabile su qualsiasi percorso e perfino capace di vincere quattro Parigi Dakar nel periodo in cui la corsa africana era all’apice del successo e le moto che correvano erano tutte ufficiali. Nel 1981 debutta sul gradino più alto del podio con Auriol. Poi, tra il 1983 e il 1985 la G/S stabilisce una storica tripletta. Prima ancora con Hubert Auriol (1983) poi con Gaston Rahier (1985 e 1985), il fantino belga che non toccava nemmeno per terra ma che guidava la GS come fosse una bicicletta..
EVOLUZIONE CONTINUA
L’evoluzione negli anni è stata costante, la G/S si è trasformata in GS è cresciuta in cilindrata, dotazioni, dimensioni, prestazioni, peso. E si è lanciata in una ascesa inarrestabile di successi commerciali che ancora oggi non accenna a diminuire. Un fenomeno che va oltre la semplice moda. La GS vende tanto, nonostante non sia certo una moto economica perché è universalmente apprezzata per le sue doti di factotum e per la sua guida estremamente efficace su asfalto. Pesa un sacco ma è sorprendentemente agile. Non è priva di difetti, tuttavia il suo eccezionale equilibrio dinamico conquista e quella linea scoordinata con elementi estetici “scollegati” tra loro alla fine entra in testa. Ecco quali sono state le pietre miliari di una famiglia allargata, destinata ad allargarsi ancora.