Un esoscheletro che sostenga i muscoli della schiena – quelli maggiormente stimolati durante le attività di sollevamento e di movimentazione pesi – comportando benefici a breve e lungo termine grazie a un’importante riduzione dello sforzo fisico e della sensazione di fatica percepiti. È ciò che stanno sviluppando Comau e IUVO per migliorare l’ergonomia dei magazzinieri del Gruppo Esselunga, azienda leader nella grande distribuzione organizzata. Come dite lo avete già visto nei film di fantascienza? Esatto.
I protagonisti
Comau – società controllata dal gruppo italo-francese Stellantis e leader mondiale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale – condurrà il processo di ingegnerizzazione del nuovo esoscheletro per il supporto lombare, mentre il team di progettisti specializzati di IUVO, società spin-off dell’università Scuola Superiore Sant’Anna, si occuperà dell’elaborazione e dello sviluppo dello studio, oltre che del collaudo della tecnologia di robotica indossabile.
Esselunga, dal canto suo, guiderà il processo di validazione del dispositivo, con il coinvolgimento dei propri operatori sin dall’avvio del progetto. I test dei primi prototipi inizieranno nel primo trimestre di quest’anno, mentre i primi esoscheletri lombari saranno disponibili nel secondo trimestre sempre del 2022.
La diffusione degli esoscheletri
L’età sempre più avanzata che caratterizza la forza lavoro, negli ultimi anni ha portato il mercato degli esoscheletri per il supporto degli arti a diffondersi sempre più e, in ambito industriale, dispositivi come quelli che si stanno progettando per Esselunga si vedono già dal 2014. Sul mercato, infatti, esiste già un dispositivo lanciato da Comau e IUVO: un esoscheletro per gli arti superiori chiamato MATE (Muscular Aiding Tech Exoskeleton) XT e progettato per supportare l’operatore durante l’esecuzione di attività di manipolazione che richiedono le braccia sollevate, che ha dato risultati incoraggianti. I dati raccolti da numerose aziende che utilizzano questa tecnologia, infatti, hanno dimostrato che l’esoscheletro MATE-XT può ridurre lo sforzo dei lavoratori di circa il trenta per cento e migliorare la produttività all’incirca del dieci per cento.
Similmente, anche l’azienda di protesi tedesca Ottobock, nei mesi scorsi ha lanciato i suoi dispositivi pensati per il supporto di braccia, torace e pollice, a un prezzo accessibile.
I campi d’impiego, tuttavia, sono svariati. Gli ausili robotici non sono più presenti soltanto in ambito biomedico e riabilitativo, ma compaiono nei settori di automotive, agricoltura, edilizia e, in generale, nei lavori dell’industria manifatturiera che prevedano passaggi ripetitivi e usuranti per il personale impiegato.
Oltre a quelli attivi, esistono anche supporti passivi, ovvero con un sostegno meccanico privo di propulsione, ma che sfrutta i progressi compiuti nella scienza dei materiali risultando robusti e leggeri, in grado di sostenere e facilitare i movimenti umani, con una progressiva diminuzione di quei costi e, di conseguenza, una lenta ma crescente espansione.
L’uomo al centro del progetto
«La collaborazione con Esselunga è una grande opportunità per continuare a fare progressi nello sviluppo di tecnologie robotiche indossabili progettate per il benessere dei lavoratori, che siano anche facilmente utilizzabili nella vita di tutti i giorni» ha sottolineato Nicola Vitiello, professore associato presso la Scuola Superiore Sant’Anna e co-fondatore di IUVO. «Il suo coinvolgimento, già nelle prime fasi dell’iter di progettazione, sarà prezioso per il nostro team di bioingegneri. Qualsiasi tecnologia creata per aiutare l’uomo, affinché possa essere accettata con successo, richiede la partecipazione attiva degli utenti finali, durante ogni fase».
Con la scelta di contribuire alla realizzazione di questa soluzione di robotica indossabile, Esselunga conferma dunque l’attenzione all’innovazione e alla salute e al benessere dei lavoratori, impegnandosi per migliorare le loro condizioni di lavoro.
Scenari futuri
Già da qualche anno, i progressi compiuti nel campo dei modelli indossabili stanno permettendo a migliaia di persone di affrontare con più facilità le conseguenze di lesioni spinali, ictus e problemi neurologici, e la società di ricerche Technavio prevede una crescita di circa 290 milioni di euro per il 2024 per il mercato degli esoscheletri impiegati in ambito medico. Per Markets and Markets, inoltre, se il mercato valeva circa 500 milioni di dollari nel 2021, potrebbe toccare i 3,3 miliardi nel 2026, di pari passo con l’aumento della ricerca su sensori, attuatori e materiali.